Pagina 1 | Zapata non cerca scuse per il Toro: "Siamo delusi e arrabbiati. Vlasic..."

TORINO - L’espressione del volto di Duvan Zapata a fine partita, diceva molto sul suo stato d’animo dopo il 2-3 subito per mano della Lazio. «È stata una settimana dura, siamo delusi ma anche arrabbiati», ha spiegato senza molti giri di parole. Prima l’eliminazione in Coppa Italia per mano dell’Empoli, poi la sconfitta di ieri contro la formazione biancoceleste, dove hanno pesato gli errori e le disattenzioni in fase difensiva. «Abbiamo sofferto, concesso troppo e purtroppo abbiamo sbagliato anche nell’atteggiamento. Avremmo dovuto cercare di più i quinti, coinvolgerli nelle azioni, lo abbiamo invece fatto troppo poco. E poi abbiamo avuto troppa frenesia in certe situazioni dopo essere passati in svantaggio», ha proseguito nella sua analisi l’attaccante granata.

Zapata, la prestazione con la Lazio

Oltre che analizzare ciò che non è andato, da capitano ha voluto però anche coccolare Alieu Njie, il più giovane tra i granata che sono scesi in campo ieri pomeriggio: «È un ragazzo che continua a crescere, sia in Coppa contro l’Empoli che contro la Lazio ha mostrato le sue potenzialità. Speriamo che continui a darci una mano come sta facendo adesso». La delusione mostrata da Zapata nel post partita è figlia anche della sua stessa prestazione. Anche per il colombiano è stata una gara difficile, ha avuto a disposizione pochi palloni e non è mai riuscito a rendersi pericoloso, a impensierire realmente Provedel: da registrare solo un colpo di testa a fine primo tempo bloccata a terra dal portiere avversario senza troppe difficoltà. Ma sopratutto non è riuscito ad aiutare la squadra quanto avrebbe voluto e come tante volte ha fatto da quando veste la maglia granata.

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Zapata e i complimenti per Adams

Degli attaccanti scesi in campo ieri, quello che offerto la prestazione migliore è stato senza dubbio Ché Adams, andato a segno per la terza partita consecutiva, ricevendo anche i complimenti del colombiano: «Adams è un grandissimo giocatore, fa piacere che stia trovando il gol. Per la squadra è importante. In attacco c’è una bella concorrenza, a Verona siamo riusciti a segnare sia io ché Tonny, che Ché: il mister ha tanta scelta in avanti». Il gol dello scozzese è arrivato su assist di Nikola Vlasic, che ieri si è rivisto in campo per la prima volta dallo scorso 3 maggio. «Abbiamo un po’ sentito la mancanza di Vlasic, è un giocatore importante per noi, lo ha dimostrato negli scorsi anni, lo ha dimostrato anche contro la Lazio», ha proseguito nella sua analisi Zapata. Il recupero del croato è certamente importante per il Torino, che può contare su un giocatore di qualità di più in mezzo al campo che può contribuire a velocizzare la manovra.

"Dobbiamo alzare il livello"

«In un campionato difficile come questo dobbiamo essere consapevoli che ogni domenica dobbiamo alzare il livello delle nostre prestazioni, sono quelle che ci possono portare in alto. Puoi vincere anche giocando male, ma senza le prestazioni alla lunga inizi a perdere: la crescita passa solo attraverso le prestazioni», ha continuato il capitano granata, mostrando sintonia con le idee di Paolo Vanoli, che anche alla vigilia della partita contro la Lazio aveva ribadito quanto la prestazione sarebbe stata più importante anche del risultato finale. Ora, prima della nuova pausa del campionato per lasciare spazio alle nazionali, il Torino se la dovrà vedere a San Siro contro l’Inter. «La partita contro la Lazio ci deve lasciare qualcosa per poter crescere, dobbiamo imparare dagli errori commessi per poter fare meglio. La Lazio è una squadra forte, che ha grandi individualità davanti e se le concedi troppo poi prendi gol, come è successo. Su questo aspetto dobbiamo lavorare per le prossime partite, soppratutto per quella contro l’Inter perché dobbiamo imparare a subire meno reti», ha poi concluso Zapata.

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TORINO - L’espressione del volto di Duvan Zapata a fine partita, diceva molto sul suo stato d’animo dopo il 2-3 subito per mano della Lazio. «È stata una settimana dura, siamo delusi ma anche arrabbiati», ha spiegato senza molti giri di parole. Prima l’eliminazione in Coppa Italia per mano dell’Empoli, poi la sconfitta di ieri contro la formazione biancoceleste, dove hanno pesato gli errori e le disattenzioni in fase difensiva. «Abbiamo sofferto, concesso troppo e purtroppo abbiamo sbagliato anche nell’atteggiamento. Avremmo dovuto cercare di più i quinti, coinvolgerli nelle azioni, lo abbiamo invece fatto troppo poco. E poi abbiamo avuto troppa frenesia in certe situazioni dopo essere passati in svantaggio», ha proseguito nella sua analisi l’attaccante granata.

Zapata, la prestazione con la Lazio

Oltre che analizzare ciò che non è andato, da capitano ha voluto però anche coccolare Alieu Njie, il più giovane tra i granata che sono scesi in campo ieri pomeriggio: «È un ragazzo che continua a crescere, sia in Coppa contro l’Empoli che contro la Lazio ha mostrato le sue potenzialità. Speriamo che continui a darci una mano come sta facendo adesso». La delusione mostrata da Zapata nel post partita è figlia anche della sua stessa prestazione. Anche per il colombiano è stata una gara difficile, ha avuto a disposizione pochi palloni e non è mai riuscito a rendersi pericoloso, a impensierire realmente Provedel: da registrare solo un colpo di testa a fine primo tempo bloccata a terra dal portiere avversario senza troppe difficoltà. Ma sopratutto non è riuscito ad aiutare la squadra quanto avrebbe voluto e come tante volte ha fatto da quando veste la maglia granata.

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