Vanoli, una vittoria con la Lazio per i cento giorni e per il Grande Torino

Il tecnico contro i biancocelesti per un risultato che sarebbe storico, nella scia delle grandi annate granata: ecco perché

Cento giorni di Torino, cento giorni in cui Paolo Vanoli ha vissuto emozioni e situazioni molto differenti tra loro. Lo scorso 21 giugno la società granata ha ufficializzato il suo ingaggio e ora il tecnico varesino può celebrare questo primo traguardo, può farlo tra l’altro nel modo migliore per un allenatore, non in una giornata di riposo senza neanche un allenamento, ma proprio quando è in programma che potrebbe riportare la sua squadra davanti a tutte in classifica. Con la vittoria a Genova, la Juventus ha ieri scavalcato la formazione granata (che è stata anche raggiunta da Milan e Inter), ma il Torino ha oggi la possibilità di riprendersi la vetta in solitaria: certo sarà necessario battere la Lazio. Un pareggio non basterebbe perché rischierebbe poi di essere scavalcato dal Napoli in caso di successo contro il Monza. «Non guardo la classifica, la lascio ai tifosi», ha spiegato Vanoli alla vigilia ma sarebbe ben felice se i suoi ragazzi gli regalassero una vittoria per festeggiare quel traguardo raggiunto proprio oggi. A patto che il successo arrivi dopo una partita ben giocata. «La prestazione sarà sempre la mia priorità, se si vuole crescere e si vuole arrivare a qualcosa di importante serve la prestazione, che dipende anche dall’avversario. Ma tutto passa da quello», ha spiegato.

L'inizio perfetto di Vanoli

Se dovesse vincere contro la Lazio e salire a 14 punti, il Torino di Vanoli avrebbe anche la possibilità di stabilire un piccolo record: mai, da quando la vittoria ne vale tre, la squadra granata è riuscita a farne così tanti nelle prime sei giornate. Il miglior inizio di stagione dal ’94 a oggi è quello della squadra di Ventura nel campionato 2015/2016: 13 punti conquistati. Ma non solo, con un successo contro i biancocelesti, l’inizio di stagione della squadra di Vanoli diventerebbe anche il quarto migliore di sempre della squadra granata. Calcolando tre punti e non due a vittoria, solamente il Torino di Gigi Radice nell’anno post scudetto (’77/’78) e il Grande Torino nelle stagioni ’47/’48 e ’48/’49 avrebbero fatto meglio dopo le prime sei giornate: 16 punti la squadra di Pulici, 15 in entrambe le occasioni quella di Mazzola. Continuando con i paragoni con il passato, solamente una volta nella sua storia il Torino si è trovato in testa da solo al termine della sesta giornata di campionato: è successo nel ’47/’48. È dalla stagione ’92/’93, inoltre, che il Torino non rimane imbattuto in questo stesso periodo. Vanoli forse la classifica non la guarderà nemmeno al termine della partita contro la Lazio, a prescindere da come vada, ma è evidente che una vittoria sarebbe la ciliegina sulla torta di questi primi cento giorni da allenatore del Torino. Come detto in precedenza, in questo periodo il tecnico ha già vissuto tante emozioni differenti: la prima visita a Superga, i cori e gli applausi ai tifosi, la delusione per la cessione di Bellanova, la gioia per le prestazioni, la soddisfazione per il premio come miglior tecnico del mese di settembre, l’amarezza per l’eliminazione dalla Coppa Italia. Un’altra emozione, ma molto differente da quella provata martedì, la meriterebbe oggi.

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