Alla testa del Toro. Duvan Zapata dei granata è il centravanti, il capitano, il trascinatore che sta facendo sognare una tifoseria ammaliata da un inizio di stagione straordinario. Del colombiano certo, ma nel complesso di una squadra che Vanoli sta disegnando con colori vivaci. Dopo cinque turni - nel prossimo al Grande Torino arriverà la Lazio per una sfida che negli ultimi anni è stata, per varie ragioni, particolarmente sentita - i granata sono in testa alla classifica. Undici i punti conquistati, frutto di tre vittorie (Atalanta in casa, Venezia e Verona in trasferta) e due pareggi (con Milan a San Siro e Lecce in casa).
Vanoli-Juric, le differenze in attacco
Altre ne arriveranno, nel corso della stagione, ma fin qui l’unica sbavatura che ha macchiato il campionato, sul piano della prestazione, è arrivata contro la squadra di Gotti (ampi i meriti dei giallorossi, nel dilatare i demeriti del Torino, nella circostanza). I gol segnati sono stati 8, e come sperato e pure previsto dal tecnico, rispetto alla scorsa annata sono stati ben distribuiti tra gli attaccanti. Con l’ultimo Juric in panchina Zapata aveva segnato 12 reti, e dietro al sudamericano si era creato il vuoto (il secondo miglior marcatore era stato Sanabria con 5). Adesso Duvan è a quota 2 gol (segnati contro Milan e Verona), tanti quanti ne ha realizzati Adams (con Atalanta e Verona). A 2 sarebbe potuto essere anche Sanabria, non avesse spedito sul palo il rigore concesso contro il Verona (in gol sono andati, una volta ciascuno anche Coco e Ilic, mentre contro il Milan c’è stata l’autorete di Thiaw).