Il Toro mette le frecce: Adams-Zapata per superare la Juve

Duvan, già 6 reti al Lecce in 5 gare, punta a scavalcare Dybala tra i bomber di Serie A in attività
Il Toro mette le frecce: Adams-Zapata per superare la Juve

TORINO - Tra le tante note accordate che hanno fin qui contribuito a rendere godibilissima l’orchestra granata, particolarmente vibrante è quella suonata da Ché Adams. Subentrato al quarto d’ora della ripresa contro il Milan all’esordio in campionato, lo scozzese - ma inglese di nascita - ha poi saputo sfruttare al meglio l’occasione di giocare dall’inizio contro l’Atalanta: prima il centravanti ha innestato Ilic per il temporaneo pareggio, quindi ha deciso la sfida con la rete del definitivo 2-1. E anche a Venezia, pur tra qualche imprecisione, ha saputo infastidire a dovere la difesa di Di Francesco, confermando in aggiunta di avere una naturale intesa con Zapata. Il quale contro il Lecce vanta la miglior proporzione tra partite giocate (5) e gol segnati (6). E che in A ha davanti a sé soltanto Dybala, quale marcatore assoluto: 123 le reti dell’argentino, 122 quelle del colombiano. Nella sosta non è andato con la Scozia perché in condizioni fisiche non ideali, regalandosi così la possibilità di rendere ancora più pulita la nota suonata in granata, grazie al lavoro svolto tra il Filadelfia e il Grande Torino.

Toro: occhio a Gotti

Oggi, visto pure l’interminabile viaggio di rientro di Sanabria dopo gli impegni con il Paraguay, la coppia di attaccanti sarà confermata: avanti con capitan Zapata e al suo fianco Adams. "Sta bene", sintetizza Vanoli, in sostanza anticipando la presenza in campo dall’inizio, oggi contro il Lecce, del giocatore arrivato in regime di svincolo dopo cinque stagioni al Southampton. Lecce che prima di superare 1-0 il Cagliari in inferiorità numerica, aveva subito quattro gol dall’Atalanta e due dall’Inter (non riuscendo a segnare in entrambe le gare). I giallorossi - abbottonati contro i sardi per difendere il vantaggio in dieci contro undici - in precedenza non hanno quindi esibito un’adeguata impermeabilità difensiva. "Ma sono una squadra insidiosa - avvisa Vanoli -: noi abbiamo la fortuna di giocare in casa, dobbiamo sfruttare il fattore ambientale e pensare alla nostra prestazione". Che non dovrà essere sbilanciata in avanti, ma che evidentemente dovrà tenere conto dell’avvio di stagione dei salentini. La partita, insomma, è potenzialmente ideale per liberare la vena realizzativa degli attaccanti granata.

Vanoli prepara il sorpasso su Motta

Fin qui autori di un gol a testa: se Adams aveva deciso la sfida contro l’Atalanta, Zapata aveva allargato la forbice sul Milan portando il Toro sul 2-0 alla prima g iornata (la partita, dopo i cambi che avevano esaltato i rossoneri e penalizzato i granata, finirà 2-2). Contro il Lecce i due saranno nuovamente uno al fianco dell’altro, nel 3-5-2 disegnato da Vanoli in modo tale che le punte si muovano spesso vicine per favorire lo scambio stretto. Una variabile di gioco nella quale Adams eccelle. In Inghilterra, invece, gli si imputava una certa mancanza di cattiveria sotto porta. Quella che, l’avesse animato a Venezia, gli avrebbe consentito di segnare il secondo gol del suo campionato. Al 18’ del primo tempo il centravanti si trova a tu per tu con Joronen, nella circostanza felino nel leggere e tuffarsi in anticipo sulla conclusione del numero 18 granata. L’intervento del portiere finlandese è strepitoso, ma sparando una conclusione di collo pieno sotto la traversa Adams lo avrebbe eluso. Ecco, contro il Lecce la prova che lo attende è legata alla spietatezza sotto porta. Da implementare, per sfruttare la mole di occasioni che i suoi rapidi e intelligenti movimenti lo portano ad avere. Il premio? Tendente all’impagabile: il gol decisivo per dare i tre punti al Toro e lasciare indietro in classifica la Juve.

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