Vanoli: "Il Toro è storia, il mio primo pensiero è stato visitare Superga"

Così il tecnico granata: "Ho detto sì per l'emozione e l'orgoglio di poter guidare questa grande squadra"

TORINO - "Ho scelto questo club perché il Toro è storia, ho detto sì per l'emozione e l'orgoglio di poter vestire e guidare questa grande squadra": il tecnico Paolo Vanoli spiega i motivi che lo hanno portato ad accettare la proposta del presidente Urbano Cairo durante la scorsa estate. "Per fare grandi cose - dice ai microfoni del canale YouTube della Lega Serie A - bisogna conoscere la storia del club. Il mio primo pensiero è stato visitare Superga per capire cosa fosse il Toro e mi è venuta la pelle d'oca: sono rimasto a bocca aperta". Il suo Toro è primo con sette punti in tre giornate, un cammino che gli ha permesso di diventare l'allenatore del mese di agosto e domenica riceverà il riconoscimento prima della sfida casalinga contro il Lecce.

L'identità del Toro e l'esperienza in Russia

"Il mio primo obiettivo è dare una mia identità, una filosofia di gioco - dice Vanoli, alla prima stagione in assoluto su una panchina di serie A - e quando inizio un nuovo lavoro, io sogno sempre e lo faccio in grande: dentro di me voglio che ogni giocatore sogni, poi il sogno piano piano bisogna saperlo realizzare". La sua prima esperienza da allenatore è stato allo Spartak Mosca, pochi mesi prima che iniziasse la guerra: "Fa parte della mia storia, è successa la cosa più brutta che potesse capitare nel mondo - racconta il tecnico - e ha segnato me, i miei collaboratori, i giocatori e la mia famiglia, perché essendo lontana non è stato facile".

Gioca a FANTACUP! Parte il nuovo Fantacalcio® di Tuttosport, scopri come funziona e iscriviti subito

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...