Toro e Serbia: Ilic non sbaglia un colpo, il suo Zenit è qui

Ivan brillante sia con la nazionale sia in granata: contro il Lecce giocherà ancora dal primo minuto
Toro e Serbia: Ilic non sbaglia un colpo, il suo Zenit è qui© LAPRESSE

TORINO - Nel mezzo dell’estate Ivan Ilic aveva un piede e forse più fuori dal Toro: i 25 milioni messi sul piatto dallo Zenit San Pietroburgo avevano ingolosito di molto la proprietà granata, propensa a cederlo per monetizzare e in considerazione di una stagione, la passata, nella quale il serbo aveva vissuto un’involuzione, rispetto agli esordi con Juric.

Le parole di Ilic

Sfumata la possibilità di passare in Russia, il centrocampista anche in virtù di un paio di colloqui con Vanoli che hanno rimotivato il giocatore, e indotto il tecnico a credere nella voglia di riscatto di Ilic, è rimasto in granata. «I miei miglioramenti sono figli della posizione più avanzata e della maggior libertà di cui godo in campo - spiegava Ilic dopo il Venezia -, ma soprattutto penso che la differenza sia arrivata sul piano mentale. La volontà di andare più forte è decisiva, per salire di livello». E, in effetti, di Ilic si è apprezzato un atteggiamento più aderente al Toro fin dal ritiro di Pinzolo. Un’attitudine che, per ora, la mezzala sta confermando: un nuovo Ilic lo si era apprezzato nelle amichevoli in Francia (contro Virtus Verona e poi Cremonese a deludere erano stati un po’ tutti i granata), quindi in Coppa Italia, e a maggior ragione in un avvio di campionato convincente. Il massimo prestazionale non è ancora stato raggiunto, ma da San Siro alla sfida interna contro l’Atalanta - nella quale aveva prontamente pareggiato il gol di Retegui - per arrivare al successo di Venezia, Ilic non è mai sceso sotto una piena sufficienza. Nell’ultimo incrocio al Penzo ha sbagliato qualcosa di troppo, tuttavia ha compensato le sbavature tattiche con una partita largamente generosa. E, ciò che spesso si era imputato a un giocatore che il Torino aveva rilevato dal Verona pagando 16 milioni, è stata proprio la mancanza di generosità, quella volontà di spendersi in una corsa in più per soccorrere un compagno o creare uno spazio per la circolazione di palla. Diverso, più coinvolto e disponibile al sacrificio, è invece l’Ilic attuale. Un elemento restituito a Vanoli dopo aver disputato quasi per intero le due sfide affrontate in Nations dalla Serbia: Ilic ha giocato 85’ nella gara pareggiata 0-0 contro la Spagna, quindi per intero la prova persa 2-0 contro la Danimarca.

Ilic-Ricci, la coppia ritrovata

Esauriti gli impegni con le nazionali, per Ilic come per ogni altro granata è tempo di tornare a dedicarsi anima e corpo al Toro. Che domenica in casa contro il Lecce ha l’obiettivo di vincere per una duplice ragione: dare conferma di un approccio più maturo contro le cosiddette piccole dopo la vittoria di Venezia, e conquistare tre punti che consentirebbero di mantenere la vetta della classifica: scalata nelle prime tre giornate con 7 punti, tanti quanti ne hanno messi assieme Inter, Juve e Udinese. Ilic, dato in condizioni più che buone dopo le due gare affrontare con la Serbia, contro i salentini disputerà la sua quarta gara da titolare consecutiva, in Serie A. Tendenzialmente all’interno di un reparto che non dovrebbe subire modifiche. Linetty non è al meglio, ma le sue condizioni non sono tali da precludergli la presenza dall’inizio, domenica al Grande Torino (ore 15). In forma eccellente, fisica e pure mentale per la doppia vittoria ottenuta con l’Italia, è invece Ricci, colui che completerà il reparto centrale della mediana. Ilic e Ricci erano la coppia d’oro del Toro, poi si sono persi e ora ritrovati. Il tempo per tornare a sbocciare, riproponendosi quale una tra le coppie di centrocampisti più intriganti del campionato, c’è eccome.

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