Paradosso Vanja: Milinkovic-Savic al top ma ignorato dalla Serbia

Nel periodo migliore da quando è in granata non è chiamato per gli impegni della nazionale serba: vuole riprendersi il posto grazie al Toro
Paradosso Vanja: Milinkovic-Savic al top ma ignorato dalla Serbia© LAPRESSE

Indubbiamente c’è stato un Milinkovic Savic un po’ pasticcione, non sempre reattivo o sicuro nelle uscite, che è stato l’indiscusso portiere titolare della Serbia. C’è ora un Milinkovic Savic certamente cresciuto, apparso in gran forma, reattivo e sempre concentrato in questo inizio di stagione che le partite della propria nazionale è stato costretto a guardarle dalla TV. Il ct Stojkovic per le gare di Nations League contro Spagna e Danimarca non l'ha preso in considerazione, nonostante nella sua lista dei convocati di spazi per i portieri ce ne fossero addirittura quattro: al granata ha preferito Rajkovic dell'Al Ittihad, Jovanovic del Partizan Belgrado, Ilic della Stella Rossa e Petrovic, che in questo avvio di stagione non è mai sceso in campo in una gara ufficiale essendo passato in prestito dal Chelsea allo Strasburgo proprio nelle ultime ore della sessione estiva di calciomercato.

Milinkovic ignorato da Stojkovic

Almeno la convocazione il Milinkovic Savic visto nelle ultime settimane l’avrebbe meritata, d’altronde se il Torino è arrivato alla prima sosta del campionato in vetta alla classifica (seppur in coabitazione con altre squadre: Inter, Juve e Udinese) una parte importante del merito è proprio del portiere. Basti pensare alla parata su Leao, dopo essersi trovato a tu per tu con il portoghese alla prima giornata nella sfida in definitiva pareggiata 2-2 contro il Milan, o al rigore respinto a Pasalic alla seconda (Torino-Atalanta 2-1), o ancora ai due palloni tolti dal sette sulle conclusioni di Nicolussi Caviglia alla terza (Venezia-Toro 0-1): tutti interventi decisivi e tutt’altro che banali (la più bella, nella sintesi tra estetica e pratica, la prima respinta su Nicolussi Caviglia al Penzo). Sembra un paradosso che proprio ora sia stato escluso da Stojkovic per le due partite giocate dalla Serbia. Ma l’esperienza di Milinkovic Savic tra i pali della nazionale del proprio Paese non è certo detto che sia terminata: a ottobre sono previste nuove partite di Nations League, e la Serbia se la dovrà vedere con la Svizzera oltre che nel ritorno contro la Spagna. Partite che l’estremo difensore granata ha messo nel mirino: l’eventuale convocazione, comunque, passerà inevitabilmente da ciò che farà in questo mese con il Torino.

Decisive le prossime partite

Fondamentali saranno le prove contro Lecce, Verona e Lazio (oltre che con l’Empoli in Coppa Italia, a meno che Vanoli non decida di dare spazio in questo torneo al suo vice, Paleari). Prima del nuovo stop della Serie A ci sarebbe anche la partita contro l’Inter, il programma il prossimo 5 ottobre, ma Stojkovic diramerà le proprie convocazioni prima di quella data. Insomma, Milinkovic Savic ha davanti a sé 270 minuti di campionato per riconquistare la fiducia del proprio ct, come è riuscito a fare con Vanoli in questi mesi. «Vanja per me ha grandi potenzialità. Può e deve crescere tanto», spiegava nelle scorse settimane proprio il tecnico granata, cercando anche di spronarlo ulteriormente intuendone ulteriori margini di crescita. L’allenatore granata è infatti il primo ad aspettarsi ancora qualcosa in più dal proprio portiere, magari che trovi quella continuità di prestazione che non ha avuto in passato. Ritrovare la convocazione in nazionale è ora il primo obiettivo di Milinkovic Savic, il secondo sarà quello di riprendersi anche il posto da titolare, di fatto perso in favore di Rajkovic dopo le gare qualificazioni all’Europeo dello scorso novembre: da quel momento in poi la sua unica partita con la Serbia è stata in un’amichevole contro l’Austria giocata a giugno. Poi tanta panchina (anche all’Europeo in Germania) e ora questa esclusione dalla lista dei convocati per la Nations League.

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