Schuurs, semaforo verde: ecco quando torna in campo per il Toro

Dopo la riabilitazione all’Isokinetik e l’operazione in artroscopia a Londra, il difensore è adesso seguito soltanto dal club: passi avanti significativi
Schuurs, semaforo verde: ecco quando torna in campo per il Toro© Marco Canoniero

Più di un anno: è il tempo che intercorrerà tra l’infortunio e il ritorno in campo di Perr Schuurs. Il quale finalmente vede la luce in fondo al tunnel, dopo i mesi difficili seguiti alla prima operazione: il rientro in campo dell’olandese non è ancora prossimo, ma adesso si può circoscrivere a novembre il mese del suo ritorno all’attività agonistica. Bene procedere con un riepilogo delle tappe, per comprendere come si è arrivati al punto attuale. Ebbene il forte difensore si infortuna il 21 ottobre scorso nella gara interna persa contro l’Inter: Schuurs salta spalla contro spalla assieme a Calhanoglu, e ricadendo appoggia male il ginocchio sinistro. Le urla e la smorfia di dolore del calciatore, condotto fuori dal terreno in lacrime, restituiscono da subito l’impressione di un problema grave. Gli esami ai quali l’olandese si sottopone nei giorni seguenti evidenziano infatti una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.

Il calvario di Schuurs

La decisione, condivisa con il Torino, conduce Schuurs a Bologna dal professor Zaffagnini. Il luminare opera il centrale, sottoponendolo a un intervento dal quale un atleta professionista sarebbe dovuto rientrare entro il termine della passata stagione. I piani tuttavia saltano, il ginocchio non guarisce e anche la scelta di mandare Schuurs a svolgere parte della riabilitazione ad Amsterdam non paga. In Olanda funziona la rete umana che sostiene Perr - circondato dall’affetto di famigliari e amici - molto meno la strategia volta a far guarire il calciatore. Che non migliora secondo le aspettative, anzi, e che il Torino in coda al passato campionato decide di far tornare alla base. Prima appoggiandosi al centro Isokinetik del capoluogo piemontese, dal quale molti atleti professionisti sono passati negli ultimi anni, quindi scegliendo di occuparsi integralmente di Schuurs. Questo dopo la seconda operazione al ginocchio: il 1° agosto l’ex dell’Ajax si reca a Londra - accompagnato dal dottor Mozzone, responsabile sanitario granata - per un intervento artroscopico al ginocchio sinistro. Dopodiché Schuurs inizia un ulteriore periodo riabilitativo, questa volta sotto l’esclusivo controllo di medici e fisioterapisti del Torino. Queste prime settimane stanno procedendo bene, il periodo più nero risulta essere alle spalle, e ora il difensore ha idee più chiare sui tempi di recupero. Il rientro in gruppo, quindi la possibilità di allenarsi agli ordini di Vanoli, è previsto per il mese di novembre. Certo, dal momento in cui potrà tornare a svolgere normali sedute di lavoro assieme ai compagni, a quando potrà tornare nell’elenco dei convocati, passerà un po’ di tempo. Che sarà calibrato soltanto una volta che il ginocchio sinistro sarà del tutto guarito. Per l’attuale tecnico del Torino il rientro di Schuurs (come quello di Vlasic), è molto importante, ma non va forzato per evitare pericolose ricadute.

Aspettando Schuurs: le alternative

In tal senso il tecnico granata ha avuto un assist dal mercato, vista la facilità con la quale il nuovo arrivato Coco si è preso la leadership del reparto difensivo. Nelle prime giornate completato da Vojvoda (o Tameze) a destra e da Masina a sinistra. Vanoli avrebbe tanto voluto lavorare, in questa sosta, con Maripan e Walukiewicz, ma sia il cileno che il polacco sono stati convocati dalle rispettive nazionali. Un guaio, in considerazione del fatto che, nonostante da inizio estate si sapesse della necessità di prendere due centrali, suddetti siano arrivati soltanto alla fine del mercato. Non consentendo a Vanoli di avere un minimo di tempo per integrarli in squadra. Tra le doti richieste all’allenatore in questo frangente è sovrana la pazienza, guardando alla difesa: Schuurs sta meglio, ma va ancora atteso, e per inserire Maripan e Walukiewicz nel Toro servirà tempo. Per bilanciare il quadro bisogna tornare a Coco, alle qualità che il difensore della Guinea Equatoriale ha saputo esprimere in tempi sorprendentemente brevi. Le doti, emerse fin dal ritiro di Pinzolo, sono state confermate nelle prime gare ufficiali. Attraversate con ottime e dispendiose prestazioni. Coco però sa come muoversi anche fuori dal campo: ha fatto storia la fotografia che lo ritrae, con invidiabile apertura di mascella, mentre in aeroporto e dopo il successo di Venezia addenta con voracità una pizza. «Coco è uno di noi», ha commentato un tifoso a corredo dell’immagine. «Schuurs è uno di noi», vuole leggere entro fine anno, a commento di un post sui social, l’olandese. Dato per ferocemente deciso a tornare protagonista, nel Toro. Come e anche più di quanto non fosse prima dell’infortunio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...