Zapata e Adams tra gol e assist: è la prova del 9. Riconfermati a Venezia

Contro la squadra di Di Francesco tocca ancora al colombiano e allo scozzese guidare l'attacco del Torino, con Sanabria e Karamoh pronti a dare il proprio contributo a gara in corso
Zapata e Adams tra gol e assist: è la prova del 9. Riconfermati a Venezia© LAPRESSE

TORINO - Lo scorso anno tra i problemi più evidenti del Torino è rientrata la scarsa vena realizzativa. Certo, con l’eccezione di Zapata: unico tra i granata ad andare in doppia cifra. Dodici, le reti del colombiano con Juric, tredici sommando quella segnata con ancora indosso la maglia dell’Atalanta. Dietro a Duvan, il vuoto: Sanabria dopo i dodici gol del 2022-23 si è fermato a quota 5, quindi si sono avuti cinque calciatori autori di tre marcature: Radonjic - già, il serbo che prosegue nel postare cuori alla tifoseria della Stella Rossa, ma con il cartellino a ieri notte ancora di proprietà del Torino -, Ilic, Buongiorno e Vlasic. Quest’ultimo per adesso ai box, ma calciatore sul quale Vanoli pone una granitica fiducia: «È un giocatore universale, può fare la mezzala come il trequartista o l’esterno - ne ha tessuto le lodi il tecnico -. Ha qualità notevoli, e per questo preferisco aspettarlo un po’ di più per non correre il rischio di ricadute. Sarà un acquisto importante, come pure lo sarà Schuurs».

Toro, Zapata-Adams: a Venezia tocca ancora a loro

Al tecnico attualmente manca il peso difensivo dell’olandese come, tra centrocampo e trequarti, la fantasia del croato. L’unico reparto che, in questo momento, offre garanzie sia guardando alle possibili soluzioni impiegabili che alla condizione fisica è l’attacco. Zapata ha timbrato all’esordio a Milano, mentre Adams ha fornito l’assist (per Ilic) e segnato un gol contro l’Atalanta. E il quadro si completa con Sanabria e Karamoh. Il paraguaiano rappresenta un azzardo se pensato titolare, ma quale alternativa è più che adeguato. Salvo sorprese dovrebbe essere confermato, dal momento che il Marsiglia si è fermato a un sondaggio. Per di più oggi, ultimo giorno di mercato, il dt granata Vagnati dovrebbe contestualmente cedere il sudamericano e prendere il suo sostituto. Questo mentre Pellegri, non convocato per la sfida odierna al pari di Sazonov, passa all’Empoli (da dove il Toro ha prelevato Walukiewicz). «Adams davanti a Sanabria nelle gerarchie? Per me non c’è uno più avanti di un altro. Non appena sono arrivato al direttore ho chiesto una cosa: avere quattro attaccanti forti perché sono una parte fondamentale del gioco che propongo. Adams contro l’Atalanta ha disputato una grande gara, e anche Duvan ha fatto bene. Io, però, voglio rivolgere un complimento a Karamoh: la determinazione e il desiderio di aiutare la squadra manifestati nei pochi minuti in cui è stato utilizzato, sono esempio di quanto anche da subentrati si possa contribuire a un successo».

E in effetti l’ex del Montpellier è fin dalle battute iniziali del ritiro che mette in evidenza il forte desiderio di diventare protagonista di questo Toro. Suoi i primi sussulti della stagione: assist per Njie e poi un gol contro la Virtus Verona. Squilli che hanno anticipato la prima rete da capitano di Zapata, segnata alla Cremonese nell’ambito della sconfitta subita dal Torino contro un’avversaria di una categoria inferiore. Pur tenendo conto di quanto Vanoli ha detto delle sue punte (con il palese intento di stimolarle), resta Duvan il bomber principale, il riferimento offensivo dei granata. Al suo fianco sta emergendo con forza Adams, oltretutto attaccante potenzialmente in grado di integrarsi alla perfezione con Zapata: il nazionale scozzese è un rapace d’area rapido e guizzante, il colombiano un centravanti che sa essere letale negli ultimi metri, ma al quale piace anche spaziare così da aprire spazi per i compagni. A Venezia tocca ancora a loro, con i parimenti “titolari” Sanabria e Karamoh pronti a dare il proprio contributo a gara in corso.

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