I tifosi urlano: «Cairo, vendi il Toro»: oggi corteo e manifestazioni

Primo messaggio dal popolo granata che andrà dal Filadelfia allo stadio, poi dopo le 17 sotto la tribuna prima di entrare

Nei passaparola dei tifosi, in questi ultimi due giorni, si odono spesso due solari verità. Due invocazioni, che però suonano anche come proponimenti. La prima: speriamo di essere davvero in tanti e di far udire forte la nostra voce, senza divisioni. La seconda: auguriamoci che non ci siano problemi di ordine pubblico, perché altrimenti anche solo un gesto sbagliato di qualcuno rischierebbe di sporcare e avvelenare la nostra manifestazione popolare. Sacrosanto: prima che vada in scena questa enorme manifestazione di dissenso con Cairo come primo e praticamente unico imputato (la sua gestione del Torino è già stata condannata dalla storia, dai fatti e dalla gente, peraltro), è doppiamente opportuno invocare proprio buon senso e intelligenza, nervi tenuti a bada e testa sul collo. Nessuna forma di violenza o di teppismo potrà essere giustificabile. Va detto, per fortuna, che tutti i gruppi organizzati della Maratona, Ultras in testa, le forze della curva Primavera, gli esponenti dell’associazione Resistenti Granata e in generale i tifosi comuni stanno avvicinandosi alla manifestazione odierna sottolineando proprio questo, ovvero l’importanza di far udire la loro voce forte come mai da anni, in modo comunque... pacifico, senza scivolare in comportamenti a forma di boomerang davanti al codice (e ai daspo).

L'appello della Maratona

Il volantino diffuso sui social dalla Maratona unita è il vademecum. Il primo appuntamento? «Domenica ore 14.30 davanti al Filadelfia. È giunto il momento di fare sentire tutta la nostra rabbia: invitiamo tutti i tifosi granata a unirsi a noi in corteo (che dovrebbe partire dal Fila intorno alle 16 e 30, dietro a un unico grande striscione; ndr), per raggiungere la tribuna alle ore 17, dove proseguiremo con la contestazione. Cairo, il tuo tempo è scaduto. Vendi e vattene». In pratica, il corteo confluirà sotto la curva Maratona, all’angolo con il controviale di corso Agnelli, dove sempre per le 17 il tam tam lanciato dai Resistenti, dalla Maratona stessa e in genere dai tifosi comuni porterà a un’affluenza decisamente sopra le righe, nei numeri. Nei piani, dunque, parecchie migliaia di tifosi daranno vita a una durissima contestazione fuori dallo stadio contro Cairo (cui verrà chiesto per l’ennesima volta di mettere in vendita la società) fino quasi all’inizio della partita (18.30). Quindi tutti dentro, nelle due curve e sugli spalti tra distinti e tribuna: e lì il dissenso tornerà a traboccare, coro dopo coro. Nei piani, dall’inizio alla fine dell’incontro, ciclicamente, ripetutamente, ossessivamente. Va ribadito, però, che la squadra e Vanoli saranno naturalmente risparmiati. Anzi, a loro è già stato garantito il sostegno: che colpe hanno, d’altra parte, il tecnico e i giocatori? Anzi, sono persino reduci dalla vittoria in Coppa Italia e dalla sorprendente prova di Milano.

Appuntamento al Filadelfia

Lo stadio sarà bello pienotto, presumibilmente per più di due terzi. E prima della partita, al Fila e più ancora alle 17, sono attesi anche molti tifosi non in possesso del biglietto, ma desiderosi comunque di esserci per poter urlare anche loro in piazza tutto il dissenso nei confronti di Cairo e del cairismo. La giornata di oggi potrebbe venir ricordata come una svolta anche per la tifoseria: di nuovo davvero unita, pur nel ventaglio dei sentimenti più o meno feroci. La rabbia è di tutti.

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