Pagina 2 | Vanoli: "Cessione Bellanova non me l'aspettavo, ho detto a Cairo cosa pensavo"

"Se il club mi ha dato spiegazioni per la cessione di Bellanova? Non sono abituato a piangermi addosso. Non sono d'accordo su questa vendita, ma alzo la testa e vado avanti. Ho detto al presidente in faccia ciò che penso, ma non sono una persona che batte i pugni" - ha spiegato Vanoli in conferenza stampa in vista del match contro l'Atalanta. Poi ha proseguito mandando messaggi alla società: "Non mi piace la mediocrità. Ho detto al presidente chi era Vanoli e lui sapeva chi sono io. Ho detto alla società di avere più coraggio e di tirare fuori tutte le potenzialità".

Torino-Atalanta, la conferenza di Vanoli

"Se mi aspettavo la cessione di Bellanova (grande ex della prossima sfida contro l'Atalanta)? Assolutamente no, non c'erano avvisaglie. Dopo il Milan è andato anche in conferenza stampa, non mi sarei aspettato la cessione. Ho un gruppo unito e maturo, anche i ragazzi sono rimasti sorpresi. Ma come ho insegnato, dobbiamo voltare pagina e non prendere questo caso come un alibi. Ai problemi si trovano soluzioni, domani dimostriamo che con le soluzioni possiamo andare oltre. Se questo mi ha cambiato? Difficile cambiarmi...Sono una persona vera e un allenatore con passione. Continuerò a fare il mio lavoro, non dobbiamo abbassare la testa davanti a una decisione che non fa parte dei nostri compiti. Ho detto alla squadra di voltare pagina: a volte si viene feriti, ma dobbiamo uscirne più forti". -così Vanoli in vista della sfida contro la squadra di Gasperini. Sulla contestazione degli ultras: "Il tifoso ha diritto di difendere i valori del club, ma mi auguro che possano anche sostenerci". Poi il tecnico ha punzecchiato anche la società...

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"Cessione Bellanova? Nessuna spiegazione, non sono d'accordo"

Sul sostituto di Bellanova: "Questa perdita mi costringe a trovare altre soluzioni. E sicuramente la troveremo, dovrò essere bravo a farlo. Se il club mi ha dato spiegazioni per la sua cessione? Non sono uno che cerca spiegazioni sulle dinamiche. Quando una società mi vende un giocatore all'insaputa, è inutile cercare spiegazioni. Non sono abituato a piangermi addosso. Non sono d'accordo su questa vendita, ma alzo la testa e vado avanti. Ho detto al presidente in faccia ciò che penso, ma non sono una persona che batte i pugni. So che quando Vanoli è arrivato qui, era sempre all'erta di tutto". Su Sosa: "Sta bene. Non è ancora in condizione al 100%, ma sicuramente in questa gara può darci una mano. Se dall'inizio o dopo, lo vedremo". Poi sul mercato: "Non mi piace la mediocrità. Ho detto al presidente chi era Vanoli e lui sapeva chi sono io. L'unica cosa è che mi dà fastidio la mediocrità. Ho detto alla società di avere più coraggio e di tirare fuori tutte le potenzialità". Su Pedersen: "L'ho visto al Feyenoord e anche al Sassuolo, è un giocatore che Vagnati ha seguito tantissimo. E io mi fido dei consigli del mio direttore: mi ha detto che ci può aiutare tanto".

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"Obiettivi? Dopo il mercato. Non siamo Bellanova-dipendenti"

Sugli obiettivi: "Sono da dare a mercato chiuso, perché voglio capire dove siamo. Voglio vedere una partita per volta, io lavoro tanto e sogno, ma non mi pongo obiettivi. Durante il campionato vedremo le nostre qualità: questa squadra a Milano non era Bellanova-dipendente, ma c'era una squadra. E' vero che siamo dipendenti da Zapata, ma basta vedere i suoi numeri e lo vorrebbero tutte le squadre. Lazaro è stato criticato, ma a Milano ha fatto una grandissima prestazione. Coco non lo conoscevate e ha fatto benissimo, ma tutta la squadra ha fatto una bella prestazione. Ora bisogna credere nelle idee di gioco". Infine sulla sfida contro i nerazzurri: "Da Ancelotti a Guardiola, hanno tutti definito l'Atalanta come una squadra difficile da affrontare. Spero che i tifosi possano sostenerci, ne abbiamo bisogno"

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"Cessione Bellanova? Nessuna spiegazione, non sono d'accordo"

Sul sostituto di Bellanova: "Questa perdita mi costringe a trovare altre soluzioni. E sicuramente la troveremo, dovrò essere bravo a farlo. Se il club mi ha dato spiegazioni per la sua cessione? Non sono uno che cerca spiegazioni sulle dinamiche. Quando una società mi vende un giocatore all'insaputa, è inutile cercare spiegazioni. Non sono abituato a piangermi addosso. Non sono d'accordo su questa vendita, ma alzo la testa e vado avanti. Ho detto al presidente in faccia ciò che penso, ma non sono una persona che batte i pugni. So che quando Vanoli è arrivato qui, era sempre all'erta di tutto". Su Sosa: "Sta bene. Non è ancora in condizione al 100%, ma sicuramente in questa gara può darci una mano. Se dall'inizio o dopo, lo vedremo". Poi sul mercato: "Non mi piace la mediocrità. Ho detto al presidente chi era Vanoli e lui sapeva chi sono io. L'unica cosa è che mi dà fastidio la mediocrità. Ho detto alla società di avere più coraggio e di tirare fuori tutte le potenzialità". Su Pedersen: "L'ho visto al Feyenoord e anche al Sassuolo, è un giocatore che Vagnati ha seguito tantissimo. E io mi fido dei consigli del mio direttore: mi ha detto che ci può aiutare tanto".

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