Torino, Lazaro si tiene stretta la fascia sinistra. Ma Borna Sosa...

L’austriaco contro il Milan ha disputato una delle migliori partite in maglia granata. Contro l’Atalanta toccherà sicuramente ancora a lui, poi sarà duello
Torino, Lazaro si tiene stretta la fascia sinistra. Ma Borna Sosa...© Marco Canoniero

TORINO - Una notte come quella di San Siro la aspettava da tantissimo tempo. Una partita importante, una prestazione sontuosa e in generale un approccio che ha fatto capire ai tifosi del Toro che anche lui c’è. E che di lui ci si può fidare. Sicuramente Valentino Lazaro non ha vissuto un’estate serena. Tante le voci di mercato a proposito di una fascia sinistra traballante, tanti i nomi che si sono rincorsi per molto tempo. Due in particolare: prima Robin Gosens, che ha sedotto e poi abbandonato i granata sul più bello, dopo Borna Sosa, chiesto all’Ajax dopo che Francesco Farioli ha deciso di non puntare su di lui e preso in un tempo relativamente breve.

Corsia sinistra punto debole

La corsia mancina è sempre stata considerata l’anello debole del Toro, ma non solo per la discontinuità di Lazaro. Pesava molto già a Juric, in particolare, l’assenza di un giocatore di piede mancino che potesse crossare dal fondo. La mancanza di un nuovo Ansaldi, la difficoltà da parte della società di individuare un profilo simile: sono pochi e quelli bravi costano tantissimo. Valentino, però, è sempre stato zitto. Mai una parola fuori posto, mai un atteggiamento indolente nei confronti dei tifosi che a volte lo hanno punzecchiato. Sempre serio, sul pezzo e pronto ad aiutare il gruppo sia durante la precedente gestione che adesso con Vanoli, che in Italia lo ha conosciuto prima di tutti. Ai tempi dell’Inter, quando Antonio Conte volle Lazaro per alzare il livello sulle fasce.

In Coppa Italia ha mostrato qualche amnesia: non sempre nel vivo del gioco, ha sprecato qualche pallone che poteva mettere in difficoltà il Toro al cospetto del Cosenza. Contro il Milan, invece, l’austriaco è sceso in campo con un piglio diverso. Con la fame di chi ha tutto da dimostrare, sebbene si sia affacciato alla sua terza stagione con la maglia granata. L’assist per Zapata rimane una giocata stupenda. Estrosa, imprevedibile e bella da vedere. Il vero peccato è che quel 2-0 non sia stato protetto adeguatamente, altrimenti anche Lazaro sarebbe entrato di diritto fra gli eroi della notte di San Siro. Contro l’Atalanta, però, la conferma è sicura praticamente al 100%: sta bene, sa che cosa gli chiede Vanoli ed è in un momento di condizione brillante che va esaltata senza indugi. Sebbene, ovviamente, la fascia sinistra granata necessitasse sin dal principio del mercato di un’altra pedina.

Borna Sosa: titolare designato

Già, Borna Sosa, il titolare designato. Ieri per la prima volta in campo, insieme ai compagni, al Filadelfia. Anche nei giorni precedenti aveva svolto lavoro personalizzato, per cercare di migliorare una condizione fisica non ancora perfetta: in Olanda, infatti, ha vissuto alcune settimane da separato in casa, per cui è davvero difficile poterlo immaginare titolare del versante mancino prima della sosta. Per Vanoli, però, questi saranno giorni utili per iniziare a studiarlo da vicino, visto che poi non lo vedrà più per una decina di giorni: è stato convocato dal ct Dalic per gli impegni della Croazia di settembre. Così per la sfida contro l’Atalanta, Sosa diventa una risorsa estremamente utile a partita in corso. Quando serviranno rifornimenti per le punte, in una gara che si preannuncia difficilissima, vista la prestazione della Dea al Via del Mare.

Subito luci e colori per i nerazzurri, ma il Toro si farà trovare pronto. Anche grazie ad una fascia sinistra che avrà per tutta la stagione due sfidanti carichi e ambiziosi per mille motivi. Lazaro non intende farsi scippare la merenda e lo sta facendo capire coi fatti: la prova contro il Milan dimostra quanto, con la testa, sia pienamente dentro al progetto. Sosa, invece, attende l’occasione del rilancio dopo un’annata storta: sotto la Mole è arrivato in prestito, con un riscatto che però vuole conquistare subito. Senza far sì che si arrivi a giugno 2025 col solito brivido che accompagna i granata quando c’è da confermare un giocatore approdato a titolo temporaneo. Lui, invece, vuole mettere tutti d’accordo molto rapidamente.

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