Ilic, la seconda vita per il Toro: lo Zenit e il ritorno in soli 36 secondi

Il centrocampista serbo era già stato decisivo in Coppa Italia un anno fa contro la FeralpiSalò. Ma deve ancora crescere: al cambio incassa fischi

Torino - Questa partita Ivan Ilic non avrebbe neanche dovuto giocarla. Ieri sera non sarebbe dovuto proprio essere a Torino ma a oltre 2.800 chilometri di distanza, molto più a nord: a San Pietroburgo. Invece la trattativa con lo Zenit non si è concretizzata, il centrocampista serbo è rimasto sotto la Mole guadagnandosi il ruolo da titolare come mezzala di sinistra e, contro il Cosenza, ha messo il proprio zampino nella qualificazione ai sedicesimi, dove la formazione granata incontrerà l’Empoli: è suo infatti il cross che Camporese ha svirgolato spedendo il pallone alle spalle del proprio portiere, Micai, dopo appena 36 secondi dall’inizio della partita. Ilic si conferma l’uomo del primo turno di coppa in casa Torino, dopo che l’anno scorso aveva segnato il gol vittoria contro la FeralpiSalò con una bella conclusione dal limite. Certo, poi è arrivato il gol di Zapata che ha chiuso la partita e ha permesso alla formazione granata di vivere con maggiore tranquillità i minuti finali, ma se il Toro ha avuto gli spazi per poter partire in contropiede è anche grazie a quel traversone di Ilic da cui è nato l’1-0 dopo pochi secondi.

La seconda chance per Ilic

Come detto, anche l’anno scorso il centrocampista serbo era stato uno dei grandi protagonisti della gara di debutto in Coppa Italia, poi il suo campionato non aveva però rispettato le aspettative e il numero 8 non era riuscito ad avere la continuità necessaria e soprattutto non aveva saputo mettere al servizio della squadra le qualità che, fino a questo momento, a Torino si sono solamente intraviste. Anche per questo Cairo e Vagnati non lo hanno inserito nella lista degli incedibili e quando lo Zenit, nelle scorse settimane, ha bussato alla porta della società granata hanno ascoltato con interesse la proposta ricevuta, arrivando ad accettare l’offerta dei russi. Ma nel mercato, proprio come in una partita, nulla è scontato e tutto può cambiare da un momento all’altro: è così che a oggi Ilic è nuovamente un titolare del Torino e ha ancora una possibilità di dimostrare che Juric aveva ragione quando, un anno e mezzo fa, aveva insistito perché Cairo e Vagnati lo acquistassero dal Verona, riuscendo a battere anche la concorrenza dell’Olympique Marsiglia investendo complessivamente nell’operazione 17 milioni.

Obiettivo maturità

Il compito di farlo maturare ed esplodere definitivamente toccherà ora a Vanoli, che nel frattempo ha già dimostrato di avere fiducia nelle sue doti inserendolo subito nella formazione titolare. Per Ilic questa è un’occasione da non sbagliare, anche per riuscire a conquistare quei tifosi che ieri lo hanno fischiato al momento della sua uscita dal campo: quando Vanoli lo ha richiamato in panchina nel finale, per inserire Karamoh e sbilanciare di più la squadra in fase offensiva alla ricerca del gol che potesse chiudere il discorso qualificazione dagli spalti si è sentito infatti qualche mugugno nei confronti del numero 8.

Ilic al centro del progetto

Ilic ha certamente le qualità tecniche necessarie per far cambiare idea anche ai più scettici, toccherà a lui riuscire a trasformare quei fischi in applausi e a sfruttare al meglio l’entusiasmo dopo la prima buona prestazione stagionale. Alla chiusura della sessione estiva di mercato mancano ancora diversi giorni e di fronte a offerte irrinunciabili, come era stata valutata quella dello Zenit San Pietroburgo, potrebbe succedere di tutto, con i dirigenti granata che potrebbero di nuovo prendere in considerazione le eventuali nuove proposte. Ma al momento Ilic è al centro del progetto granata. E meno male che ieri sera era ancora al Torino, viene da dire: senza quel cross e quella svincolata di Camporese dopo 36 secondi si sarebbe vista forse un’altra partita e, considerate le difficoltà avute dal Torino nel costruire occasioni nitide, non è scontato che il risultato finale sarebbe stato lo stesso.

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