Toro, Ché Adams stupisce: ora Sanabria rischia il posto

Lo scozzese si è calato nella parte con grinta e intelligenza tattica mentre Tonny continua a faticare

TORINO - Meno male che Adams c'è. Una frase - ironica in riferimento al nome Ché e che riprende un arcinoto slogan politico - che sta iniziando a circolare fra i tifosi del Toro. Sicuramente soddisfatti dell'impatto dello scozzese nelle prime uscite. Buon ingresso contro il Lione, in gol contro i dilettanti del Bourgoin-Jallieu e di nuovo promosso nelle vesti del subentrato contro il Metz. La condizione fisica, complice l'arrivo in ritardo rispetto alla tabella di marcia di Vanoli a Pinzolo, deve ancora migliorare: da domani, al Filadelfia, Adams torna in campo proprio con questo spirito. Perfezionare il livello di condizione è il primo passo per crescere, il secondo è affinare l'intesa con Duvan Zapata. Ma Ché ha capito subito che cosa chiede il suo allenatore: le punte devono giocare vicine. Evitando scorribande continue per recuperare palloni sulle fasce. Meno sacrificio sulle corsie laterali e più vicinanza alla porta.

Sanabria in difficoltà

Un diktat che Adams sta comprendendo e rispetto a Sanabria, da questo punto di vista, gode di un bel vantaggio. Anche perché il paraguaiano, tutt'altro che esaltante nelle amichevoli del pre-campionato, vive una fase di difficoltà. E l'ex Southampton sa di poterne approfittare subito, già a partire dalla sfida di Coppa Italia contro il Cosenza. Il posto accanto a Zapata, infatti, attende un padrone e Vanoli è ben lontano dall'avere le idee chiare in vista di domenica. Ancor meno se amplia i propri orizzonti alla prima di Serie A contro il Milan. Gli ultimi 25’ di Adams contro il Metz restituiscono al Toro un giocatore che ha già iniziato a comprendere le indicazioni del tecnico.

Adams-Zapata: l'intesa c'è

Si muove bene, dialoga fitto con Zapata palla al piede e poi è sempre nel vivo delle azioni pericolose. Non era così scontato un impatto del genere. Il classe ‘96, prima di quest’estate, non era mai uscito fuori dai confini nazionali calcisticamente parlando: in Inghilterra si è messo in evidenza soprattutto in Championship, mentre in Premier League ha avuto sicuramente meno occasioni per mostrare il proprio valore. Ma l’Italia, per gli attaccanti, è da sempre un’altra musica. Adams lo scoprirà molto presto, perché i test di respiro internazionale del Toro non gli hanno ancora permesso di calarsi pienamente nel contesto nostrano. Già dal Cosenza, però, gli spazi saranno tutti da conquistare in campo.

Adams nel suo ruolo naturale

Sicuramente Zapata gli darà una grande mano, perché il colombiano deve essere il primo beneficiario dei sacrifici di Adams. Proprio per questo motivo ha tutto l’interesse affinché Ché si adatti rapidamente al cambiamento. Lo scozzese ci sta mettendo tanto impegno: inizia a parlare un po’ di italiano, non si mostra timido coi compagni e ha un atteggiamento sempre positivo, anche verso i giovani. Ora l’obiettivo è chiaro: migliorare la propria condizione fisica e insistere nell’ascolto delle direttive di Vanoli. Il tecnico vuole due punte vicine: Sanabria è costretto a snaturarsi per compiere la missione, Adams no. Ecco perché il posto accanto a Zapata davanti può diventare ben presto dell’ultimo arrivato di casa granata.

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