Vojvoda e le difficoltà Toro: "Dobbiamo imparare ancora molto"

Il difensore granata non nasconde le difficoltà: "Vanno migliorati movimenti e comunicazione. Fu così anche con Juric all’inizio"

Prova a spargere fiducia, a giustificare le difficoltà individuali e collettive attraverso la necessità di procedere con l’apprendimento dei concetti proposti da Vanoli, nuovi e diversi rispetto a quelli di Juric nonostante il Toro sia ripartito dalla difesa a tre. Tuttavia, Mergim Vojvoda è consapevole del fatto che, alla luce dei 20 giorni trascorsi con l’allenatore che ha preso il posto del croato, i granata siano in ritardo sulla tabella di marcia. "C’è un bell’ambiente, stiamo lavorando bene e stiamo mettendo benzina", attacca con ottimismo il kosovaro, poi lucido nel riconoscere lo scarto oggi esistente tra gli insegnamenti del tecnico e la resa. A partire dalla sua: "Con Juric anche avevo giocato da braccetto di destra, ma con lui che mi muovessi da terzo o da quinto il tema era sempre lo stesso, comunque l’avversario diretto veniva seguito a tutto campo. Ora la posizione è diversa, Vanoli chiede più movimenti senza palla e la difesa è in linea: per quanto mi riguarda so di dover apprendere meglio il nuovo sistema. E poi è arrivato da poco Coco, io ho cambiato posizione, e insomma sì, c’è da imparare molto. La chiave, ora come ora, è la comunicazione che va senza dubbio migliorata".

Vojvoda: "Ci serve tempo. Con Juric..."

Già, e lo si è visto sia contro la Virtus Verona che ieri nella sconfitta contro la Cremonese. "Adesso affronteremo rivali più toste, le prove contro Lione e Metz avranno più il sapore del campionato e vedrete che questo ci darà lo stimolo per offrire buone prestazioni: i cambi di rotta sono importanti, in più con Vanoli ci potremo divertire perché è un allenatore che chiede di giocare tanto il pallone, favorisce i passaggi corti, però, come già successo all’inizio con Juric, ci serve del tempo. Ci riusciremo. Poi sì, va tenuto conto che da questa squadra sono andati via giocatori come Buongiorno e Rodriguez dei quali sentiamo la mancanza, però ne sono arrivati di nuovi e forti".

"E comunque la squadra è sempre più importante dei singoli, e questo dobbiamo tenerlo a mente. Ognuno di noi deve alzare il livello, dobbiamo prenderci la responsabilità di migliorare il Torino". Vojvoda ora come ora è il braccetto di destra, ma, quando dal mercato arriverà un centrale di piede destro, è facile che Vanoli lo risposterà sulla fascia: "Sa che ho sempre giocato quinto e che al momento giusto potrò tornare a farlo, però adesso ha bisogno di me in questa posizione". Ultimo, ma non per importanza, Vojvoda parla del contratto in scadenza nel 2025. Gli agenti a Pinzolo hanno discusso con Vagnati il rinnovo: "Ne abbiamo parlato e io qui sto bene, però adesso devo concentrarmi sul campo, e lì che devo far vedere le mie qualità. Il resto arriverà".

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