"Toro, Paleari è più di un numero 2": parla l'agente

Modora, che lo segue da 12 anni, si è espresso sul portiere: "È stata una trattativa lampo"

«Abbiamo chiuso l’operazione in meno di 24 ore. Giovedì pomeriggio il dt Davide Vagnati ci ha chiamato, comunicandoci la decisione di ingaggiare Alberto e così nel giro di poche ore siamo volati all’Olimpico Grande Torino per visite mediche e firme di rito in modo da non perdere neanche un secondo. Tanto che il giorno dopo Paleari era già in ritiro agli ordini di Vanoli. Quella del Toro rappresenta una grande opportunità per la sua carriera». Sorride orgoglioso l’agente Andrea Modora, che ormai da 12 anni segue e assiste il nuovo portiere granata Alberto Paleari. Un fratello maggiore più che un procuratore per l’estremo difensore classe 1992: «Siamo cresciuti insieme e non potrei essere più felice in questo momento. Il Toro è un grande club e rappresenta il coronamento di una carriera, che ha visto Alberto partire dalla vecchia C2 per arrivare in Serie A. Stavolta per restarci dopo l’esperienza positiva ma breve col Genoa».

Tra l’altro il Toro era nel destino di Paleari…
«Proprio così. Cinque anni fa era praticamente fatta per il suo passaggio dal Cittadella al Torino, ma all’ultimo i veneti alzarono la posta facendo sfumare il passaggio in granata. Si vede che c’era un legame speciale tra noi e il Toro, tanto che appena si è ripresentata questa opportunità l’abbiamo colta al volo…».

Come è nata questa operazione?
«Qualche settimana fa io e il mio collega Fabio Firmani ne abbiamo parlato con Vagnati. Fabio è stato bravo a tenere sempre il pressing alto in questi giorni. Uno come Alberto era sprecato in C e avevamo ricevuto diverse chiamate da società di Serie B, però io speravo di poterlo riportare in A…».

Detto, fatto…
«Esattamente. È stata un’operazione lampo, che ci rende super felici. Cercavano un secondo portiere affidabile e l’hanno trovato. Gli hanno fatto sottoscrivere un biennale con opzione per il terzo anno a dimostrazione di come credano in lui».

Quella di Paleari è una parabola degna di un film…
«Ricordo ancora quando era svincolato dopo tutta la trafila nel vivaio del Milan, ma io ero convinto che sarebbe arrivato in alto. E così è stato: siamo ripartiti dalla Seconda Divisione con la Virtus Verona e l’anno dopo è andato in C1 alla Giana dove è stato eletto miglior portiere della Lega Pro. A Cittadella poi in B ha fatto benissimo, sfiorando la promozione in A e venendo premiato come miglior numero uno del campionato nel 2019. Il Genoa lo prese per 1,3 milioni e l’anno dopo il Benevento ne ha investiti 1,5. Tra l’altro, nonostante salisse di livello anno dopo anno, Alberto non ha mai abbandonato gli studi arrivando, negli anni di Cittadella, a laurearsi in Scienze Motorie con voto 104».

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