Torino, alta quota Vanoli. E Coco dà la carica: "Scoprirete quanto sono tosto"

La squadra granata in montagna, sognando ascese pure in campionato. Allenamento tra le vette di Pinzolo ma per puntare di nuovo all’Europa serviranno altri rinforzi di qualità
Torino, alta quota Vanoli. E Coco dà la carica: "Scoprirete quanto sono tosto"© LAPRESSE

INVIATO A PINZOLO - Dopo il passaggio al Filadelfia, inteso come luogo del cuore e visitato assieme a Superga da Vanoli non appena messo piede a Torino, quindi come campo d’allenamento dove il tecnico ha svolto gli allenamenti pre-ritiro, da ieri i granata sono saliti a Pinzolo per una decina di giorni abbondanti di lavoro in altura.
Previste due amichevoli, sabato contro la Virtus Verona (ore 17) e il sabato successivo contro la Cremonese (16): entrambe le gare si disputeranno a Pinzolo (costo dei biglietti 15 euro). Bellanova, reduce dall’Europeo, raggiungerà presto il gruppo, mentre Schuurs e Vlasic sono rimasti a Torino per continuare la riabilitazione. Non fanno invece parte dei convocati, ma sono in attesa di una società acquirente e quindi non verranno in Val Rendena, né Seck né Radonjic. Perché arrivati da poco - è il caso di Milinkovic - o perché alle prese con lievi affaticamenti, alle dinamiche proposte con il pallone non hanno partecipato Ricci, Pellegri, Gineitis e Savva.

La gestione di Vanoli

Dopo aver svolto alcuni esercizi in palestra, il Toro 2024-’25 si è presentato al centinaio di tifosi presenti sul campo Pineta di Pinzolo per mettere al centro del lavoro il pallone. Pochi, chiari ed espressi a gran voce i concetti base di Vanoli. «Con pazienza», e «con pazienza per l’obiettivo» è stato ripetuto come un mantra. Come a dire: l’allenatore predica che il pallone sia gestito con una calma tanto ragionata quanto ritmata. Imperativa, poi, la semplificazione del tocco, possibilmente di prima. «Dalla, non portarla, giocala subito, non andare a chiuderti lì (dove la densità di gambe è proibitiva, ndr)», sono frasi a indicare la volontà di costruire una squadra che sia aggressiva nel recupero palla e rapida nella verticalizzazione. Variabili che potranno essere soddisfatte in virtù dell’impegno sul campo sommato agli sforzi che la società porterà in ottica mercato.

Tra esuberi e le prime parole di Coco

La squadra, anche considerate le probabili uscite - Ilic, almeno uno tra Sanabria e Pellegri, poi anche Karamoh è sul mercato e di sicuro sono fuori progetto Seck e Radonjic, per citare i casi principali - è ancora in buona parte da allestire (tra i 27 convocati tanti sono i giovani o gli esuberi), tuttavia ieri a Pinzolo si sono potuti vedere i primi movimenti di Coco, difensore centrale prelevato dal Las Palmas per 7,5 milioni più 2 di bonus (più il 10% dei proventi da una eventuale, futura rivendita). «Sono un po’ emozionato, ma felice di essere qui e di avere la possibilità di giocare per il Torino - le prime parole da granata di Coco -. Scoprirete che sono un difensore tosto, mi piace cercare l’anticipo e penso di avere una buona personalità e una certa velocità d’azione. La Serie A può essere il campionato giusto per me, ma so che ho tanto da imparare. Sono un centrale, però fin da bambino ho capito di avere un buon tiro dalla distanza che ho allenato grazie agli incoraggiamenti dei compagni».

Obiettivo Europa

Se a Coco seguiranno investimenti mirati, specifici per il gioco di Vanoli e in grado di far salire di livello il Toro, allora pensare di staccare la metà della classifica e agguantare le posizioni che portano all’Europa non sarà chimerico. Prime valutazioni sullo stato dell’arte si potranno fare sabato (la gara della prima squadra sarà preceduta, alle 15 a Spiazzo, da un test della Primavera contro il Real Vicenza: ingresso gratuito).

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