I tifosi del Toro? Una fede eroica nonostante la cessione di Buongiorno

Quasi 8 mila abbonati già adesso: come il dato totale di un anno fa. D’ora in poi tutto dipenderà dal mercato
I tifosi del Toro? Una fede eroica nonostante la cessione di Buongiorno© TVMV-Manuela Viganti/Agenzia Aldo Liverani sas

TORINO - La maglia. La maglia viene prima delle classifiche incolori, dell’Europa evaporata, del mercato in entrata finora inesistente, del cambio di allenatore (Vanoli è sicuramente un ottimo profilo, ma non è un nome di grido) e della cessione di Alessandro Buongiorno. Davanti a tutto il tifoso del Toro mette l'amore per la maglia. Sì, certamente una mano l'ha data anche il lavoro svolto dall'ufficio marketing (tra una comunicazione innovativa, l’apertura delle vendite con un larghissimo anticipo rispetto al passato e la svolta della funzionale comodità dell’acquisto online senza commissioni), ma l'attuale dato sullo stato della campagna abbonamenti rimette davvero la gente al centro del villaggio granata. A prescindere da quali saranno i veri protagonisti della stagione iniziata di fatto lunedì al Filadelfia.

Febbre da Toro: i dati sugli abbonamenti

Dunque, il Toro si è risvegliato con un bel sorriso: la crescita delle sottoscrizioni di circa il 30% rispetto al 31 luglio 2023, termine della medesima fase di conferma posto per la campagna abbonamenti 2023-24. Il club granata ha già quasi raggiunto lo stesso numero di abbonati totalizzato alla fine della campagna nello scorso anno, che si era conclusa il 15 settembre con 8.092 tessere vendute. A ritiro estivo ancora da iniziare, con la partenza per Pinzolo prevista per mercoledì, il Toro ritrova in blocco i tifosi che hanno accompagnato fedelmente la squadra nel terzo anno di gestione Juric. Sì, le tariffe agevolate legate alla conferma dell'abbonamento hanno dato un colpo al cerchio e uno alla botte, così come altre promozioni, ma è impossibile non evidenziare una tendenza sorprendente.

Toro, ora dipende dal mercato

Adesso è scattata la seconda fase di vendita, con disponibili anche i posti non confermati dagli abbonati durante la prima fase, e con un listino che assicura un risparmio fino al 50% rispetto all’acquisto dei singoli biglietti. Ma di qui in poi non sarà il prezzo a scaldare il cuore delle persone, bensì il mercato. Già, perché da adesso in avanti la prossima fetta di abbonati la deve conquistare la società con le scelte sui giocatori. Vanoli aspetta diversi rinforzi e il Toro cerca anche nuovi leader, dopo la partenza di un totem come Buongiorno. Il +30% di abbonati rispetto a 12 mesi fa (a oggi siamo a poche centinaia di distanza dal tetto delle 8 mila tessere vendute) non è un punto di arrivo, ma una base di partenza per ulteriori conquiste. Con questa proiezione la quota degli 11 mila abbonati, che ha recentemente caratterizzato le stagioni dal 2014-2015 al 2019-2020, potrebbe diventare un traguardo da raggiungere. A patto che il Toro dimostri, nell’opera di rafforzamento della squadra, di corrispondere l’amore ricevuto dai tifosi che hanno confermato l’abbonamento. Persone che, fino alla sconfitta della Fiorentina in finale di Conference League, hanno sognato l’Europa. In ogni caso, la maglia resta ancora l’unica cosa che conta davvero nel mondo Toro. Ora il lavoro per alzare ulteriormente l’asticella del numero dei fedelissimi dovrà compierlo la società: quasi tutto dipenderà dal mercato che Cairo farà.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...