"Torino, conquista l'Europa! Poi punta su Bellanova e prendi Vanoli"

Diego Fuser non ha dubbi: "I granata possono ancora farcela. Raoul migliorerà ancora. Vi racconto chi è Paolo e perché merita la panchina"
"Torino, conquista l'Europa! Poi punta su Bellanova e prendi Vanoli"

«Il Toro può ancora farcela ad arrivare in Europa. La qualificazione in Conference resta possibile, bisogna crederci». Parola di Diego Fuser. Uno dei ragazzi del Filadelfia, che dal Torino ha spiccò il volo verso il Gotha del calcio italiano. Il triennio dal 1986 al 1989 in granata (dove sarebbe tornato nel 2003-’04 per chiudere in B la carriera nei professionisti) gli permise di mettersi in mostra e attirare l’attenzione di Silvio Berlusconi, che lo volle al Milan. In rossonero militò per due stagioni vincendo praticamente tutto: scudetto, Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale. Ma il suo cuore batte ancora per la maglia granata: «Il Torino è parte di me. Lì sono cresciuto, diventando prima uomo e poi giocatore. Tiferò per il Toro».

Toro, avanti con Vanoli

Analizziamo la stagione. Sono più i rimpianti per quello che poteva essere o tutto sommato i valori della classifica rispecchiano la realtà?
«Il Torino ha una buona squadra, in grado di competere per un posto in zona Conference ed è quello che sta facendo. Per effettuare l’ultimo salto di qualità è mancata un po’ di continuità in più. La squadra ha fatto troppi pareggi. Con qualche vittoria in più, i granata avrebbero avuto già in pugno il pass per l’Europa. A questo punto del campionato la corsa all’Europa è apertissima e ognuno è artefice del proprio destino».

Lei è stato uno degli esterni più forti degli anni Novanta. Ora al Toro c’è in rampa di lancio Bellanova. Le piace?
«L’ho visto giocare un paio di volte dal vivo e mi ha certamente colpito. Ha molta forza e una bella gamba che gli permette di avere grande facilità di corsa. Quest’anno ha disputato un campionato di alto livello. Bellanova può migliorare ancora e diventare un giocatore davvero importante».

Non ci sono più gli esterni alla Fuser nel nostro calcio?
«Il calcio è un po’ cambiato: è difficile oggi trovare un esterno offensivo che salta l’uomo e va sul fondo. Non si vedono più le ali che tirano e segnano in diagonale oppure votate a mettere cross perfetti per gli attaccanti che svettavano nel gioco aereo».

Torino-Milan: i primi ricordi che le vengono in mente?
«Il Toro è sempre nel mio cuore. Mi ha dato la possibilità di giocare in Serie A e di andare poi al Milan. All’epoca la società rossonera era la numero uno al mondo. Giocarci era il sogno di tutti».

Torino-Milan, curisoità e statistiche

A Parma invece lei ha giocato con Paolo Vanoli, che è il grande favorito per la panchina del Toro. È l’uomo giusto per allenare i granata?
«Senza alcun dubbio dico di sì. Paolo merita questa chance. Ha fatto un grandissimo lavoro al Venezia, prendendo la squadra in zona retrocessione e portandola già l’anno scorso ai playoff. Quest’anno sta di nuovo lottando per la promozione in Serie A: è giunto anche stavolta al playoff e per pochissimo non ha centrato addirittura la promozione diretta al posto del Como. In più non dimentichiamoci che aveva maturato esperienze importanti al fianco di Antonio Conte nel Chelsea, vincendo la Coppia d’Inghilterra, e nell’Inter, quando i nerazzurri conquistarono lo scudetto. E ancor prima aveva fatto bene alla guida delle giovanili della nostra Nazionale. Inoltre, prima di andare al Venezia, l’avventura in Russia con lo Spartak Mosca gli ha dato una nuova visione internazionale: la sua prima volta da allenatore responsabile e non più da vice. E ha vinto la Coppa di Russia. Per questo credo che possa fare molto bene al Torino».

Avete giocato insieme due anni. Ci racconta un po’ com’è Paolo Vanoli anche fuori dal campo?
«È un ragazzo davvero speciale, un tipo genuino e con la testa sulle spalle. Era già un “torello” da giocatore e ha sempre avuto uno spirito da Toro. Lo vedo proprio bene in granata, sarebbe la scelta giusta. Dovesse arrivare, andrò allo stadio a vedere tantissime partite del Torino solo per lui. Paolo ha carisma e idee brillanti. Sarò il suo primo tifoso»

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...