TORINO - Brutta notizia per il Toro: il quadro clinico relativo a Sanabria è più grave del previsto: il bomber granata si è dovuto fermare per una lesione all’adduttore sinistro. Il paraguaiano, al Bentegodi, già si toccava la coscia verso la fine del primo tempo, ma generosamente aveva deciso di prolungare la permanenza in campo. Una scelta che il centravanti rischia di pagare a caro prezzo: Tonny salterà la gara di domenica contro la Fiorentina, e gli servirebbe un mezzo miracolo per tornare disponibile contro lo Spezia. La speranza - oggi flebile - è tornare per l’ultima di campionato, quando al Grande Torino ci sarà l’Inter. Sanabria, a quota 11 reti in campionato che rappresentano il suo primato italiano (in Spagna già c’era arrivato, nel 2016 con lo Sporting Gijon), punta infatti a segnare ancora una rete che gli possa consentire di stabilire il suo record di gol in un singolo torneo. Così da continuare a contribuire alla scalata del Toro verso l’ottavo posto e quindi verso la Conference.
Seck-Karamoh-Vlasic: tutto da scrivere sul mercato
E così il peso del reparto offensivo granata, almeno per l’importantissimo incrocio contro la Fiorentina, va a cadere sulle spalle di Pellegri. In 16 presenze collezionate in questa Serie A ha timbrato in due occasioni: contro l’Udinese e recentemente a Genova con la Samp (due le reti in Coppa Italia per un totale di 4 in 18 partite). Un eventuale terzo gol sarebbe pure per lui un record, in quanto a marcature in un campionato. Alternativo a Pellegri il solo Seck, per quanto in caso di stretta necessità anche Karamoh e Vlasic potrebbero agire in posizione centrale. Seck, Karamoh e Vlasic, tre con il futuro ancora in bilico. Il primo potrebbe andare in prestito, al secondo va rinnovato il contratto (il club di Cairo può unilateralmente esercitare un prolungamento biennale), mentre per il croato va trattato il prezzo dell’eventuale riscatto con il West Ham. Gli inglesi sono scesi a 13, i granata vorrebbero calare sotto i nove. Ampia, per adesso, la distanza tra domanda e offerta.