TORINO - I migliori tradimenti si consumano col cuore freddo e il ferro caldo. Senza remore e con in mano un pugnale appena molato dall’arrotino, tra scintille come minuscole comete (...) Di Juric-Toro atto 2° scrivevamo già una decina di giorni or sono, prima della morbosa notte col Milan. Atto 2°, perché il 1° si consumò un anno fa tra maggio e giugno, con epilogo a luglio. Quando ancora il campionato doveva riprendere, post lockdown (...) Juric, forte della scuola iniziale di Gian Piero Gasperini e di una carriera in crescendo sino agli exploit dell’ultimo biennio a Verona, è considerato da Urbano Cairo una prima scelta da almeno un paio d’anni. In questo, Vagnati e Cairo sono assolutamente allineati: la loro stima per Juric è indubbia, nota, palese, anche molto chiacchierata. E, non a caso, Vagnati è tornato a lavorare su Juric nelle ultime settimane pure per rafforzare la propria posizione, sicuramente ballerina, appunto di fronte a Cairo.
Juric: 1,5 milioni all'anno
Esautorare il ds significherebbe un altro bagno di sangue per il gattopardesco presidente del Torino. Che già ha a libro paga Giampaolo sino al 2022 (3 milioni lordi a stagione: stesso stipendio di Juric), più i suoi numerosi collaboratori esonerati con lui a gennaio (altri 2 milioni, tasse comprese). A Verona è finito un ciclo, si è rotto qualcosa, Juric ha già tuonato. Non sono soltanto i problemi ora anche giudiziari del presidente Maurizio Setti a far presagire l’addio anticipato di Juric, sotto contratto fino al 2023 (come D’Amico). Si vedrà la prossima settimana, dopo il summit decisivo tra Setti e Juric. Vagnati intanto si porta avanti col lavoro (...) Juric va convinto con progetti coerenti e chiari, sul mercato: non solo economicamente, con un triennale. Piace anche alla Fiorentina, però il Toro al momento è davanti.
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