TORINO - Non è necessario giocare a tutti i costi in un massimo campionato professionistico per brillare, per farsi notare, per accendere l’interesse non solo di club ancora più importanti della propria nazione, ma anche all’estero. Anche al di là di un oceano, nel caso. E questo è il caso, non a caso, di Bruno Amione da Calchaquí, nord-ovest dell’Argentina, 18 anni compiuti il 3 gennaio, difensore centrale dell’Atletico Belgrano (serie B appunto argentina), da tempo stella delle varie Nazionali giovanili del suo Paese.
Il retroscena
Bruno Amione, dunque. Che sembrava non solo diretto verso Genova, a fine 2019, ma addirittura già acquistato, a metà dello scorso gennaio. Genova, con approdo nel porto sul molo non doriano, bensì rossoblù: e pareva tutto fatto, sì, 3 mesi fa. Ma poi tutto è saltato, quindi la trattativa è ripresa, poi è di nuovo saltata, quindi è per l’ennesima volta ripresa e infine è andata a farsi benedire definitivamente, con l’avvicinarsi del gong: 31 gennaio. Punto e a capo, una bella riga, e di lì in poi è iniziata una partita nuova. Protagonisti: sempre la promessa 18enne, sempre il Genoa, ma anche il Torino e, in Spagna Valencia e Villareal. D’altra parte basta dare un’occhiata a cosa hanno scritto alcuni media argentini e spagnoli, in questi ultimi mesi. E cosa si scopre? Si scopre, udite udite, che il Genoa si è trovato improvvisamente a dover lottare con il Torino, 3 mesi fa. Perché anche Bava era già in pista, 3 mesi fa. Ebbene, proprio in mezzo a quel ginepraio di depistaggi, sorpassi e controsorpassi, anche il Torino si inserì alla grande. Adesso il Toro se la sta giocando ancora ‘sta partita internazionale, con vista pure sul mercato spagnolo. Contatti rinnovati periodicamente con l’entourage del giocatore. E con lo stesso Belgrano. Obiettivo: cercare di prenotare l’acquisto di Amione, così da farsi trovare lanciato sul prossimo mercato: quando sarà, quando si aprirà il mercato, in tempo di coronavirus.
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