LA SPEZIA - "Kovalenko si sta allenando bene, ovviamente è un momento difficile per lui e per tutti noi a livello mondiale. La storia ci ha insegnato che le guerre vanno evitate, speriamo che la situazione si evolva al meglio. Da parte nostra cercheremo di stargli vicino il più possibile, ha tutto il nostro sostegno": prima di concentrarsi sulla sfida con la Roma, il tecnico dello Spezia Thiago Motta ha voluto parlare della crisi scoppiata nel Paese natìo del suo giocatore, al quale tutta la squadra sta mostrando sostegno e vicinanza. Poi l'obiettivo è tornato a puntare i giallorossi di Mourinho: "Ogni partita fa storia a sé - ha spiegato l'italo-brasiliano - a Bologna non è andata bene, ma sappiamo che ci sono tante cose da migliorare, a partire dalla gestione del tempo e del possesso. La cosa che più importa a noi ora è ritrovare la continuità di inizio anno. Affronteremo una squadra importante, costruita per l’Europa, ma noi giocheremo in casa e lo faremo al massimo, cercando di portare la sfida dalla nostra parte. Le scelte di formazione sono sempre state pensate in base al momento e alla partita da affrontare. Non ci sono preclusioni: abbiamo ancora un allenamento prima della partita per valutare quale sarà la squadra migliore da schierare. Nzola sta bene, si sta allenando nel modo giusto e come gli altri avrà la possibilità di meritare il posto da titolare, anche considerata l’assenza per squalifica di Manaj. Agudelo da subentrato è stato decisivo nelle ultime partite, ma sa che deve e può fare ancora meglio di così".
"Niente stanchezza: siamo in forma"
Pur conscio delle difficoltà che presenta la partita, Motta promette battaglia: "La nostra squadra - spiega - ha sempre voluto prendere in mano il controllo del gioco, in certe partite l’abbiamo fatto bene mentre in altre ci siamo trovati in difficoltà. Dobbiamo fare attenzione alla Roma perché nonostante abbia fatto fatica contro alcune squadre molto offensive sa resistere dietro, sa soffrire da squadra per poi ripartire. Dovremo giocare con equilibrio e testa, provando a ridurre al minimo le ripartenze pericolose della squadra di Mourinho. Giocatori stanchi? Assolutamente no, soprattutto ora che stiamo entrando nel momento decisivo della stagione i ragazzi sono al meglio. In ogni caso la cosa che conta di più è l’anima, lo spirito di chi scende in campo. Sicuramente ci sono giocatori che hanno giocato tanto, ma lo hanno fatto meritatamente, dimostrando durante la settimana di essersi guadagnati il posto da titolare. E sarà così fino alla fine, questo è il mio modo di lavorare: valutare tutte le opportunità per affrontare al meglio la prossima partita, prestando attenzione alla dedizione e all’impegno dei ragazzi".