Il centrocampista del Sassuolo, Manuel Locatelli, ha rilasciato alcune dichiarazioni parlando del suo processo di maturazione e del futuro: "De Zerbi ha fatto tanto per me. Anche Peluso e Magnanelli, che stimo, sono stati un esempio. Devo anche menzionare Matri che mi ha aiutato tanto quando era qui, Consigli e Berardi. Quando sono arrivato non ero facile da gestire, stavo molto sulle mie, mi arrabbiavo per cose futili ma loro mi hanno fatto da chioccia vedendo sempre in me delle qualità. Poi una parte di merito va data anche alla mia famiglia che c'è sempre stata quando vivevo momenti difficili. L'esperienza al Milan è stata fantastica e il Sassuolo è una realtà bellissima. Non so se sarà il mio ultimo anno qui, vedremo cosa succederà in futuro. Sogno di disputare un grande Europeo e magari di vincerlo".
Locatelli: "Ho pianto per la prima convocazione in Nazionale"
Locatelli, successivamente, si è concentrato sul suo rapporto con il mister del Sassuolo: "De Zerbi ha avuto un ruolo fondamentale per me, mi ha cambiato e mi ha fatto giocare. Mi ha anche dato delle delusioni, abbiamo litigato, ma ha sempre creduto in me. Mi ha voluto lui e per me è stato fondamentale. In questo modo sai che anche quando non giochi bene hai la fiducia del mister. La prima convocazione in nazionale? Ero sul divano e non ho trattenuto le lacrime. E' stata una liberazione, una cosa che sognavo da bambino. Avevo fatto un buon campionato ma ho imparato a non dare nulla per scontato. Quando ho visto che sarei stato titolare con l'Olanda mi sono venuti i brividi. Arrivo al campo e Mancini con una tranquillità che mi ha sciolto mi ha detto: 'Manuel tranquillo, fatti dare la palla e gioca come sai'. Lo ringrazierò per tutta la vita perchè mi ha regalato il sogno più bello".