Salernitana, Paulo Sousa: "Panchina a rischio? Certe voci fanno parte del calcio"

Il tecnico portoghese ha commentato la sconfitta della Salernitana in casa contro l'Inter per 4-0

Paulo Sousa è intervenuto ai microfoni di Dazn per commentare il pesante ko che la sua Salernitana ha subito in casa contro l'Inter a causa del poker firmato da Lautaro Martinez. Il tecnico portoghese ha dichiarato: "Nei primi 10-15 minuti l'Inter ha creato tanto, arrivando molto bene dall'esterno e con diversi giocatori dentro l'area. Poi credo che la squadra abbia iniziato a crederci e a crescere: il primo tiro in porta dell'Inter credo sia stato il gol. La squadra fin lì è stata bene: potevamo incidere, soprattutto a fine primo tempo, con le possibilità che abbiamo avuto, non solo in transizione perché abbiamo avuto una buona capacità strategica. Lì dovevamo incidere di più, perché abbiamo avuto diverse opportunità e dovevamo avere l'efficacia dell'anno scorso. L'ingresso di Lautaro ci ha messo in difficoltà, anche se ci abbiamo messo del nostro a livello individuale: questo sbalzo emotivo, questa perdita di concentrazione su quello che devi fare, che hai preparato, ha dato la possibilità all'Inter di costruire un risultato che ci penalizza tanto".

Paulo Sousa sul possibile esonero

Sulle voci che si rincorrono su un suo possibile esonero, Paulo Sousa ha risposto così: "Come le vivo? Con molta serenità e consapevolezza del lavoro che noi facciamo, quotidianamente. Cerchiamo di migliorare il potenziale della squadra, di integrare al più presto i giocatori nuovi arrivati quest'anno: lo stiamo facendo, sapendo che giocatori come Dia, Candreva, Coulibaly, sono determinanti e ti fanno alzare la qualità della squadra". Il tecnico portoghese ha poi aggiunto: "Io la vivo serenamente: da diversi anni sono molto sereno con me stesso, perché sono consapevole del nostro lavoro e di quello che facciamo. Fa parte del gioco e fa parte del calcio: le accetto. Non le posso controllare, è una cosa che non mi deve disturbare e devo continuare a lavorare, anche con giocatori di una certa età che hanno voglia di crescere, di giocare un certo calcio, di aiutare la squadra a salvarsi".

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