Pellegrini, che elogio a Juric: "È stato eccezionale, noi volevamo De Rossi"

Il capitano in conferenza stampa accanto al neotecnico giallorosso alla vigilia del match di Europa League con l'Elfsborg: "Non sono uno da 'pagliacciate'"

BORAS (Svezia) - "Siamo partiti male in campionato, abbiamo recuperato un po’. Vogliamo fare bene anche fuori dall’Italia. La mia intenzione è cercare di usare più rosa possibile per essere sempre competitivi e freschi. Dobbiamo essere lucidi nelle scelte. Voglio cambiare qualcosa in formazione, ma non troppo". Sono le parole, alla vigilia della trasferta di Europa League a Boras contro l'Elfsborg, del tecnico della Roma Ivan Juric in conferenza stampa: "Se ho visto differenze di possesso palla rispetto al passato? No, ci siamo riusciti perché abbiamo anche giocatori che lo stanno facendo bene. I giocatori hanno le qualità per rubare palla e poi muoverla e fare possesso. Vedo un margine di miglioramento pazzesco nella compressione degli spazi e delle idee. L’idea è andare a pressare perché la vogliamo avere noi la palla. Formazione? Su Hummels dobbiamo decidere, è l’ultimo che è arrivato e deve essere al massimo della condizione, è un ruolo pericoloso. Angeliño recupera velocemente, Dovbyk ho intravisto un po’ di stanchezza, dobbiamo decidere se farlo partire dall’inizio. Hiljemark? Era un buonissimo giocatore che volevo al Genoa, un grandissimo professionista. È facile avere un bel rapporto con lui".

Sull'Elfsborg

"Mi piace quello che sta facendo il tecnico, è una squadra aggressiva, che sa giocare bene, mi sono piaciute le partite che ho visto. Attaccanti e quinti interessanti, Oscar sta facendo un grande lavoro, domani sarà una battaglia. Come si fa a non sottovalutare un avversario che sulla carta sembra abbordabile? Non siamo nel momento dove possiamo abbassare il livello. La voglia del gruppo di uscire da un momento negativo deve essere massimale. Non è ancora risolto. Domani è un’occasione per rafforzare la mentalità, il pensiero che siamo una squadra forte. Non voglio che la partita sia sottovalutata. Perché non ci siamo allenati su un campo sintetico come quello di domani? Ci dispiace che non ci siamo riusciti, ma non vogliamo scuse. I ragazzi faranno riscaldamento e si adatteranno bene", conclude Juric.

La conferenza di Pellegrini

Accanto al tecnico Ivan Juric, in sala stampa c'è il capitano giallorosso Lorenzo Pellegrini: "Domani è una partita importante, fa parte di un percorso, lavoriamo tutti i giorni con il mister per cercare di riportare l’entusiasmo che le prime giornate, per una cosa o per l’altra, non è andato dove volevamo. Domani è fondamentale per il cammino in Europa e per continuare a lavorare con il sorriso. I fischi a me e Cristante? È sempre il campo a far dare giudizi, se non stai attento e non stai sul pezzo ti fa cadere in un momento difficile è normale essere criticati se hai un momento no, fisico o mentale, il campo però ti aiuta a risolvere i problemi. E anche entrare a Trigoria e sentirti importante. Bisogna giocare bene per cambiare l’idea delle persone che ti stanno contestando. Io spero che questa situazione sia rivolta alle prestazioni, perché per quanto riguarda il resto non ho da recriminarmi. E solo con le prestazioni questa cosa cambierà. E con i risultati".

Su De Rossi e Juric

"Mister Juric è stato eccezionale, ha capito che quando è arrivato eravamo tristi perchè la squadra non si aspettava l’esonero di De Rossi e non lo voleva. Lui è riuscito a farci cambiare questa tristezza e farci tornare la voglia di fare le cose. Quel giorno… Non sono uno da ‘pagliacciate’, sono abituato a dire la verità e quindi quel giorno mi è capitato di dire la verità, sono successe anche altre cose per cui non è stata richiesta la mia verità. Ho stima di Daniele e del suo staff, ci stavano dando tanto. Ora si va avanti, perché la Roma è la cosa più importante di tutti noi, siamo stati fortunati, non gliel’ho mai detto ma lo dico ora, a trovare ancor prima un uomo che un professionista che ha saputo capire la tristezza di questo momento. La fascia per me è importante, non la metto solo la domenica ma tutti i giorni, aiutando i tuoi compagni sempre. E io non smetterò mai di aiutare la Roma e i miei compagni. Non è il gesto simbolico di indossarla, ma è una cosa che hai dentro. Questo gruppo lo sento mio, e spero che ogni mio compagno lo senta suo. In un momento complicato questo gruppo si è comportato da gruppo vero e io sono orgoglioso", prosegue Pellegrini.

Su Pisilli

"La crescita di Pisilli? Secondo me è un ragazzo d’oro, di una umiltà incredibile. Ogni giorno viene al campo e sta attento a ogni minimo dettaglio e questa è una cosa fondamentale. Quando succede qualcosa di negativo almeno puoi recuperare. Secondo me è forte, è moderno, sa giocare il pallone, sa contrastare, sa inserirsi e fa gol, che direi è una cosa importante. Dipende da lui la crescita che avrà, dal gruppo è ben voluto e vederlo segnare ed esultare è un’emozione per noi, intanto perché ci ha fatto vincere e poi perché mi ricorda un po’ qualcosa che ho vissuto ed è sempre bello vederlo in un ragazzo così pulito, gioioso e umile", conclude Pellegrini.

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