Mourinho: "Questa è la mia Roma. Con me i calciatori danno tutto"

Così il tecnico giallorosso: "Abbiamo fatto bene in 11 contro 11 e in 10 contro 10, ma che fatica in superiorità numerica! La Fiorentina gioca benissimo"

ROMA - "Stasera è stata una partita bella, anche se noi non abbiamo giocato benissimo. È stata una partita vera, e loro hanno fatto bene. Noi siamo stati bravi 11 contro 11 e 10 contro 10. Ma in 11 contro 10, no... Sembrava fosse tutto facile. Ad Italiano ho detto che giocano veramente bene, giocano come una squadra allenata da un allenatore bravo. E poi complimenti all'arbitro e al Var, non hanno sbagliato niente". José Mourinho, alla 50ª vittoria in Serie A, la prima sulla panchina della Roma, analizza il 3-1 inflitto dai giallorossi alla Fiorentina ai microfoni di Dazn: "Sono contento perché venivamo da una partita tosta, ma non mi piace il fatto che abbiamo fatto fatica in superiorità numerica. Sarebbe dovuto essere più facile pressare e invece sembrava fosse più difficile. Paradossalmente siamo ricresciuti dopo l'espulsione di Zaniolo e abbiamo avuto occasioni importanti".

Mourinho su Abraham, Shomurodov, Veretout e i tifosi della Roma

"Abraham e Shomurodov insieme? Ne abbiamo parlato, è difficile tenerne uno fuori. Shomurodov può giocare a sinistra, ma in questo momento né l'uno né l'altro hanno gli stessi movimenti di altri che lavorano con me dai primi giorni. Farli giocare insieme in questo momento è troppo rischioso, ma potrà essere una soluzione, con Pellegrini più dietro. Questa squadra, per solidarietà, sacrificio, spirito ed organizzazione è una squadra mia. Ma devo dire che la Fiorentina ci ha messo molto in difficoltà, sanno giocare con e senza palla, e si vede la mano di Italiano. La squadra gioca molto molto bene e faranno una stagione brillante. Auguro loro il meglio. Abraham dal 1'? Lui è più attaccante di Shomurodov, che è più mobile, pensavo fosse una partita adatta a lui, perché la Fiorentina pressa alto e Abraham poteva sviluppare un tipo di gioco più funzionale alle nostre esigenze. Veretout? Quando siamo rimasti in 10 non ha pressato Pulgar e i 3 davanti pressavano alto. Jordan si è alzato nella ripresa, anziché giocare in linea con Cristante, e questo gli ha permesso sia di pressare meglio, sia di buttarsi in avanti e segnare. Dal giorno che ho firmato per la Roma, ringrazio questa società. Non ho fatto niente per la Roma, anzi, ho vinto una Coppa Italia qui da avversario, ma c'è stata subito attrazione. Mi sento uno di loro e penso di riuscire a mettere questo tipo di sentimento nei giocatori, seppur non giocando tanto bene, i ragazzi hanno dato tutto. Avevamo giocato giovedì, eravamo stanchi, siamo tornati tardi, non tutti erano al meglio, ma l'affetto della gente è incredibile".

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