Pecchia: "Le voci sul mio futuro? Mi hanno dato fastidio. La realtà è che..."

L'allenatore del Parma, nella conferenza stampa di vigilia, ha presentato il match tra neopromosse contro il Como

Dopo l'ultimo mese segnato da pochi alti e tanti bassi, il Parma è chiamato a riscattarsi. Ad attenderlo c'è la sfida in trasferta contro il Como. La squadra di Fabregas viaggia sulle ali dell'entusiasmo dopo aver trovato continuità di prestazioni e risultati. Un match molto insidioso per i ragazzi allenati da Fabio Pecchia, che dovrà trovare il giusto equilibrio ed evitare i cali di tensione che hanno pregiudicato le ultime gare. Il tecnico gialloblù nella conferenza stampa di vigilia ha toccato diverse tematiche, dall'emergenza del reparto offensivo ai rumors sul suo futuro.

Como-Parma, parla Fabio Pecchia

Si riparte dopo la sosta per le nazionali. Come l'ha vissuta Pecchia? "C'è stata una sosta, un'altra a novembre poi per un po' non più. Dobbiamo sempre sperare che i ragazzi in nazionali rientrino in condizione. A Collecchio abbiamo lavorato bene, ma c'è sempre un occhio di attenzione ai 7-8 ragazzi fuori, sono un'alta percentuale della rosa. Ciò che è successo qui mi rende fiducioso, ho visto la giusta applicazione".

Il rendimento del Parma, fino a oggi, è stato molto altalenante, ma per il tecnico non è tutto da buttare: "Vedere la squadra giocare in questo modo è oltre alle aspettative. Non ci siamo snaturati, in ogni partita contro squadre con struttura e esperienza ce la siamo sempre giocata. È un dato molto positivo, abbiamo continuato a fare ciò che sappiamo. Chiaro che c'è il rammarico per non aver vinto partite in cui abbiamo meritato. I risultati ci sono scivolati di mano, il campo dice che potevamo raccogliere di più".

Presto per guardare la classifica: "Tutto torna alla fase di assestamento per i nostri ragazzi e nel loro approccio alla Serie A. Hanno dimostrato di saper gestire i momenti in Serie B, ora dobbiamo valutare se è un caso o meno in Serie A. Mi fa piacere vedere una squadra che scende in campo per giocare e vincere. Abbiamo raccolto però molto meno di quanto meritiamo".

Ci sono dubbi per la formazione da schierare? "C'è sempre il dubbio, è normale per chi fa questo mestiere. Le scelte sono dettate dal momento individuale di tanti ragazzi, che sono stati in giro per l'Europa. Devo tenerne conto, vengono da partite ravvicinate. A parte Osorio, anche gli altri sono stati in giro, considerazioni che vanno fatte". E sul Como e sul paragone con gli emiliani: "Parliamo di due strutture che non possono esser comparate, abbiamo filosofie totalmente diverse. Noi siamo per buona parte gli stessi, loro hanno cambiato moltissimo, solo due degli undici hanno fatto la Serie B. Tutte le squadre hanno alti e bassi, anche loro che hanno esperienza. Sono partiti in un certo modo ma poi hanno trovato stabilità, molto chiara in ciò che fa, con qualità, gioventù e anche giocatori esperti in grado di gestire la partita".

L'allenatore dei lombardi Cesc Fabregas ha elogiato i gialloblù. Pecchia, ricambia: "Ha lavorato portando la squadra ad una condizione definita. Ha idee chiare, mi piace confrontarmi sul campo, vedo un allenatore con idee precise".

Le parole sul suo futuro

Alcuni rumors usciti in queste settimane, circa il suo futuro, hanno infastidito Pecchia: "Ciò che mi ha dato fastidio son state le falsità. Le voci accompagnano ogni allenatore, ma se non c'è riscontro con la realtà mi dà molto fastidio. Non c'è riscontro con la realtà, è assolutamente da condannare. Il nostro obiettivo è Como, il resto è da condannare".

L'emergenza in difesa

Il reparto difensivo tra squalifiche e infortuni è in piena emergenza: "Non siam scoperti, abbiamo i giocatori. Preferisco ovviamente avere tutta la rosa, aiuta ad esser più competitivi negli allenamenti. Valenti è pronto per giocare, Leoni anche, è rientrato dalla sosta. Non inventeremo nulla, ho giocatori in quella posizione". In porta potrebbe essere il momento di Chichizola, ma tutto dipende dalle condizioni di Suzuki: "Bisogna fare le giuste valutazioni, al di là del ruolo ci sono anche età diversa. Ma è una valutazione su tutti i nazionali, dobbiamo valutare la condizione mentale e soprattutto psicologica. È un dispendio di energia giocare in nazionale per loro, può accumularsi un dispiego di energie mentali".

Ha poi aggiunto: "Non abbiamo Osorio, con Circati fuori è avere un altro difensore centrale fuori. È evidente che crea un disagio ma la squadra ancora una volta verrà chiamata nuovamente a fare qualcosa di più". Si potrà attingere ai ragazzi della Primavera? "Mi piace seguire la Primavera, veder le partite dei ragazzi e avere un contatto diretto con mister Corrent. Spesso vengono con noi sul campo, ma abbiamo già una squadra di giovanissimi. abbiamo già inserito Anas. Se ci sarà qualche giocatore non me lo farò scappare, mi piace tenerli in considerazione".

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