Buffon e il Napoli di Conte, quella frase profetica a giugno: "Se va male..."

Il capodelegazione della Nazionale torna sulla lotta scudetto con un sorriso: "Andatevi a rivedere cosa dicevo quest'estate"
Buffon e il Napoli di Conte, quella frase profetica a giugno: "Se va male..."

"Non ne parlo, ora è facile, risentitevi cosa ho detto a giugno...". Quando si dice "essere profetici" Gigi Buffon ne sa qualcosa. Agli inizi di giugno, Antonio Conte da poco arrivato sulla panchina del Napoli, all'ex capitano della Juventus fu chiesto cosa pensasse dell'approdo dell'allenatore all'ombra del Vesuvio. Senza mezzi termini, l'ex portiere dichiarò: "Il prossimo anno il Napoli se va male arriva secondo. E quindi, grande attenzione. Secondo me è bello che ci sia stata questa unione tra la passione e il colore di Napoli e il carisma e la passione di Antonio Conte. Può venir fuori un bel mix. Allenarsi con Conte per una settimana intera senza Coppe? I ragazzi del Napoli faranno un’esperienza unica, glielo posso assicurare. Vicino al mistico (ride). Però, credo che ne valga la pena”.

Ed è proprio a queste parole che ha fatto riferimento il capodelegazione della nazionale italiana a margine dell'evento "Stati generali del Calcio" a Bologna. Imbeccato nuvovamente sulla squadra campana, quattro mesi dopo quelle affermazioni e con i partenopei primi in classifica, ha risposto: "Non ne parlo, ora è facile, risentitevi cosa ho detto a giugno e capite cosa pensavo del Napoli. Il campionato è bellissimo, a oggi sembra molto combattuto con tante squadre che possono ambire. E credo che il livello del gioco in generale sia alto".

Buffon su Maldini e la Nazionale

Tema principale della giornata i giovani dell'Italia, che stanno iniziando a dimostrare qualcosa di interessante dopo la disastrosa avventura europea dell'ultima estate: "I ragazzi della Nazionale sono giovani ma hanno già dimostrato qualcosa di importante. Anzi, sotto il profilo umano sono più forti e migliori di prima con l'esperienza che hanno avuto: questo non può che rendere più ambiziosa la Nazionale e le prime uscite hanno confermato questo tipo di aspettativa. Come ho detto a loro oggi la Federazione li ringrazia per le partite vinte, ma ci aspettiamo sempre prestazioni di quel calibro. Il nostro livello è alto, l'ho detto anche dopo l'Europeo. Non mi sorprendono le gare di settembre, quelle precedenti sì".

Sul momento d'oro di Daniel Maldini: "È la conferma che nel calcio e nella vita esistono storie incredibili. Daniel si è meritato tutto questo, negli ultimi 2-3 anni ha palesato una crescita enorme e sta dimostrando di avere qualità non facilmente individuabili". E sul Bologna di Italiano: Questo deve essere un anno di grande gioia per i tifosi, nonostante le difficoltà momentanee in campionato". Aggiungendo poi un ricordo personale: "Di Bologna ricordo i primi anni che venivamo col Parma, vincemmo due partite e feci due prestazioni incredibili, con la gradinata che nonostante la rivalità mi applaudii. Mi colpì questo tipo di sportività".

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