Conte, Lukaku e Osimhen
"C'è tanto voglia di ricominciare. Parlando col club, quando succedono le annate come quella passata, non bisogna farsi prendere dal panico. Fare le giuste considerazioni e fare le giuste decisioni. Noi come rosa di giocatori siamo validi e molti verranno riconfermati. Li considero uomini e cercheremo di fare quelle cose, che non saranno tante, ma mirate affinché ci portino benefici e ci portino a rinforzarci. Quando parlo di basi solide le competenze sono importanti. Riesco a migliorare i calciatori, so che posso contare su una buona base. E' normale che ci sarà il mercato dopo gli Europei e ci sono situazioni di entrata e uscita che faremo nel migliore dei modi rispettando i nostri parametri". Sull'attacco è diretto: "Lukaku è un calciatore forte, uno come Osimhen, eccellenti. Non ci sono commenti da fare e sperare di averli dalla propria parte e mai contro. Reparto da rinforzare? I numeri spesso non dicono la verità, ma devono far fare delle riflessioni. Il Napoli con 48 gol è finita come decima peggiore difesa, ma il dato che lascia sconcertati sono i 28 gol in casa, la 15esima peggiore della Serie A. Sicuramente bisogna ritrovare un equilibrio. Le squadre che vincono non hanno difese che prendono tanti gol. Se nel calcio vuoi essere vincente devi essere equilibrato, il troppo non porta da nessuna parte. Penso che dobbiamo fare un attimo delle riflessioni e capire. Quando prendi gol non è solo colpa dei difensori e del portiere, stessa cosa in attacco, quindi noi vogliamo apportare dei correttivi. Girano tanti nomi e cercheremo di trovare il profilo migliore, rispettando sempre i parametri. In difesa cercheremo di fare qualcosa per dare equilibrio e sostanza".
"Esalto le caratteristiche dei giocatori"
"Il passato ormai è passato, però penso che nei momenti di difficoltà ogni tanto bisognerà vedere che due anni fa abbiamo vinto lo Scudetto. 'Scurdammoc o passat' è giusta, ma il dolore un po' ce lo dobbiamo portare un po' dentro. Quel dolore ci porterà a fare qualcosa in più. Dal punto di vista tattico le caratteristiche dei giocatori sono importanti. Penso che l'allenatore bravo mette i giocatori nella condizione di esaltarsi. Cercherò di utilizzare le idee giuste per esaltare queste caratteristiche. Dal punto di vista tattico saremo molto duttili. Poi ci voglio lavorare con questi ragazzi, per ora li ho visti in televisione. Quando li avrò sotto le mani potrò avere le risposte chiare, ma la voglia sarà quella di fare un gol in più dell'avversario". Sul metodo di lavoro: "Faccio lavorare il giusto. Se paragono il mio lavoro a quello che facevo da calciatore a livello di fatica facciamo un terzo. Il pallone ora è più utilizzato proprio per fare meno fatica. Però penso che la fatica bisogna sentirla, perché impari a conoscere te stesso. gestisci pressione, stress, difficoltà. Dietro al metodo lavorativo c'è una filosofia che ho creato nella mia testa dopo 20 anni di carriera calcistica, avendo avuto il piacere di essere stato allenato da un figlio di Napoli, Gian Piero Ventrone che ora non c'è più. Lavoreremo per migliorare e lo faremo, senza se e senza ma".