"Il capocannoniere del campionato è sempre il miglior poeta dell'anno". Non c'era ancora TikTok quando Pier Paolo Pasolini rifletteva sul valore simbolico del calcio e i suoi linguaggi. I 26 gol segnati da Victor Osimhen nella stagione 2022/23, che hanno spinto con forza il Napoli verso il terzo scudetto della sua storia, conferiscono al centravanti nigeriano un'autorevolezza anche più prosaica. Una credibilità che un rigore tirato fuori non può spazzare via. Alle 22.38 di martedì sera il tweet di Roberto Calenda, agente di Osimhen, apre un nuovo fronte problematico per il Napoli. Recita testuale: "Quanto accaduto oggi sul profilo ufficiale del Napoli sulla piattaforma TikTok non è accettabile. Un filmato che deride Victor è stato prima reso pubblico e poi, ma ormai tardivamente, cancellato. Un fatto grave che crea un danno serissimo al giocatore e si somma al trattamento che il ragazzo sta subendo nell’ultimo periodo tra processi mediatici e fake news. Ci riserviamo la valutazione di intraprendere azioni legali ed ogni iniziativa utile a tutelare"
Napoli, caso Osimhen: tra indagini e storie tese
Solo qualche ora prima era giunta la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati per Aurelio De Laurentiis: l'accusa è quella di falso in bilancio in riferimento alle presunte plusvalenze fittizie per l'acquisto di Osimhen dal Lille nell'estate 2020. Un atto dovuto dopo la trasmissione del fascicolo da Napoli a Roma. Meno dovuta invece la polemica tra Osimhen e Rudi Garcia dopo la sostituzione all'85' di Bologna-Napoli: il tecnico francese rinuncia al suo centravanti per l'assalto finale; il calciatore manifesta tutta la sua insofferenza (sembra dire "puoi anche giocare con due punte"). L'episodio fa seguito a un'altra autorevole reazione a un cambio nei minuti finali del nuovo tecnico del Napoli: a Genova Kvicha Kvaratskhelia, mvp della scorsa Serie A, non ha nascosto la perplessità per la sostituzione. C'è dunque un allenatore le cui decisioni vengono delegittimate dai leader tecnici della squadra. Ma c'è anche altro e ha a che fare con un contratto in scadenza nel 2025. E persino con la grammatica dei social network.