Maldini ora deve dare la scossa al Monza: in campionato va invertita la rotta

Dopo l'esordio in Nazionale, l'azzurro torna a disposizione di Nesta. E Galliani: "Deve continuare così, senza montarsi la testa"
Maldini ora deve dare la scossa al Monza: in campionato va invertita la rotta© Photo AC Monza/LaPresse by Studio Buzzi

MONZA - Ha festeggiato i ventitré anni con l’esordio in Nazionale, davanti agli occhi di tutta Italia e soprattutto della sua famiglia. Ci sono state sicuramente settimane peggiori per Daniel Maldini che giusto oggi farà rientro al centro sportivo Luigi e Silvio Berlusconi per riprendere la missione salvezza con il Monza e incassare i complimenti dei compagni dopo il quarto d’ora abbondante in cui ha saputo lasciare il segno avviando l’azione della rete di chiusura di Italia-Israele. Già sui social i colleghi biancorossi hanno fatto sentire il loro affetto, insieme ai nuovi amici azzurri, come Calafiori, Ricci, Pisilli e Raspadori, giovani come e più di lui, pronti a prendersi il futuro della nazionale.

Monza e Nazionale

Il primo a crederci, da sempre, è stato papà Paolo, che raccontava agli amici i progressi fisici e tecnici del figlio quando ancora faticava ad emergere. Poi la crescita esplosiva al Monza, in un 2024 finora da ricordare. Spalletti l’ha scelto per le sue caratteristiche di fisicità e finalizzazione, diverse da quelle del padre, ma anche di nonno Cesare. Con loro, firma la prima linea diretta nonno-nipote della storia della Nazionale. Curiosamente Cesare giocò due volte contro Israele, erano le qualificazioni ai Mondiali del ’62. Nello stesso stadio di Udine invece l’esordio di Paolo tra i professionisti. Insomma, corsi e ricorsi, in più di sessant’anni di racconti a tinte azzurre e, in gran parte, anche rossonere. Ora però Daniel è un giocatore del Monza, passato definitivamente a prezzo di saldo alla corte di Galliani, uno che l’ha visto nascere e non solo a livello sportivo.

Le parole di Galliani

«Maldini è molto bravo, lo si capiva già da ragazzino, d’altra parte con cotanto papà e cotanto nonno, evidentemente i geni si sono trasmessi bene», aveva detto nei giorni scorsi l’attuale amministratore delegato brianzolo. «Sono contento per lui, deve andare avanti, senza montarsi la testa. È un giocatore che sta facendo bene e siamo tutti molto orgogliosi». Il Milan l’ha lasciato andare per una percentuale del 50% sulla futura rivendita e, visto l'attuale valore sempre in crescita, potrebbe essere un rimpianto. Che beffa sarebbe se poi si concretizzasse il chiacchierato interessamento dell'Inter. Un passaggio tra milanesi, questa volta via Monza, che potrebbe fare la storia come Seedorf e Pirlo, al contrario però. Oltretutto nelle ultime ore i bookmakers inglesi, nonostante le varie smentite di rito, hanno elevato proprio la società nerazzurra a favorita per l’acquisizione del giovane talento ora anche della nazionale. Lui però, per il momento, a questo non ci pensa. Prima c’è un’altra missione, molto più importante da compiere. Il Monza gli ha dato la Nazionale e lui vuole ripagare con la salvezza.

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