Monza a stelle e strisce, intesa vicina: tutto quello che c’è da sapere

Il gruppo Fininvest potrebbe mantenere una quota di minoranza e Galliani restare al timone, per garantire competenza specifica

Delle cinque lombarde di Serie A, solamente il Monza è rimasto a pura matrice italiana, ma presto Stelle e strisce potrebbero affiancare la Corona Ferrea per una nuova impresa sull’asse Brianza-New York. Gamco Investors, società finanziaria fondata da Mario Gabelli, economista americano di chiare origini italiane, ha messo sul tavolo un’offerta che potrebbe arrivare sino a cento milioni di euro per entrare in grande stile nel calcio italiano.

Gli investimenti di Gamco

La parola chiave di tutto l’affare è “investimento”. Sicuramente il termine rappresenta tutta l’attività di Gamco, che finora si è interessata all’Italia solamente per investire, appunto, in colossi come Ferrari o Brembo. Nel pacchetto di Gabelli o della sua società ci sono altre imprese sportive e dal passato emergono solamente donazioni alle università frequentate in gioventù, Fordham e Columbia, entrambe nell’area di New York, dove ormai quasi un secolo fa si stabilì la famiglia originaria di un paesino vicino Parma. L’italianità, però, è spesso citata nel modo di fare affari del capostipite, che si potrebbe riassumere con un’altra parola: serietà. Gli obiettivi che sceglie sono solitamente società in salute, con un punto di partenza solido e prospettive di crescita.

Il Monza e il modello Atalanta

La base importante del Monza è rappresentata sicuramente dalla militanza in Serie A, campionato nel quale ormai le proprietà straniere hanno raggiunto quelle nazionali, mentre le possibilità di sviluppo si possono ritrovare nell’area geografica, attorno alla città di Milano, motore finanziario di tutta la penisola, ben inserita nel sistema europeo, ma anche nelle strutture, con stadio e centro sportivo concessi dal comune per un lunghissimo periodo quarantennale. La due diligence sarebbe già stata ultimata e l’offerta presentata ufficiosamente, rimane da chiarire la spartizione delle quote. Fininvest al momento sarebbe interessata a mantenere una parte, ma anche all’inizio della trattativa poi tramontata in primavera con Orienta Capital Partners si parlava solamente di un ingresso minoritario salvo poi arrivare sino al cento per cento nel corso di qualche settimana di trattativa. Chissà che alla fine, anche per il Monza, non si scelga il modello di gestione dell’Atalanta, con la famiglia Percassi al comando ma con il forte sostegno economico di un gruppo di investitori capitanati da Stephen Pagliuca. Un modello che sta funzionando, visti i risultati, non solo sportivi, raggiunti dalla società bergamasca.

Galliani anello di congiunzione tra Fininvest e Gamco

Per quanto riguarda il bilancio, l’ultimo dato economico a disposizione è relativo ai 60 milioni di euro di perdite registrati nell’ultimo anno. Un risultato d’esercizio non brillante, che però ancora riflette gli investimenti sostenuti dalla famiglia Berlusconi per arrivare in Serie A. In tal senso, chi potrebbe rappresentare un miglior collegamento tra Fininvest e Gamco di Adriano Galliani? Veterano dei dirigenti calcistici italiani, arrivato alla cinquantesima stagione di attività, rappresenterebbe la miglior garanzia per i tifosi brianzoli, ma anche per l’eventuale nuova proprietà, di tutte quelle competenze e conoscenze necessarie a raggiungere obiettivi sportivi ed economici prefissati.

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