Theo e Leao, ora tocca a voi: serve un Milan formato Champions

Fonseca tornerà a schierare le armi letali rossonere per l'appuntamento europeo
Theo e Leao, ora tocca a voi: serve un Milan formato Champions© Getty Images

Si può vincere, in dieci contro undici, ma anche senza Theo Hernandez e Rafa Leao, due delle “armi” letali del Milan nelle ultime stagioni. La “Theao” è stata una delle chiavi dello scudetto di Pioli, un’asse capace di scardinare le squadre avversarie. Anche in questa stagione la catena di sinistra del Milan ha saputo fare male in alcune gare, entrando in tandem in tre gol (il 2-2 di Roma contro la Lazio, il momentaneo 1-0 col Venezia e il 2-0 contro il Lecce). Ma la stessa coppia d’oro della fascia sinistra, ha fatto male anche in un altro senso, fra prestazioni negative, errori marchiani e atteggiamenti poco costruttivi (vedi il cooling break dell’Olimpico o il primo rigore di Firenze). Per dirla alla Paulo Fonseca, Theo e Leao a volte, sono mancati sotto l’aspetto dello spirito di squadra, e "quando qualcuno sbaglia in questo, per me diventa difficile". I due avevano deluso per impegno a Parma e Fonseca li aveva esclusi contro la Lazio. Dopo la Fiorentina, contro l’Udinese è finito in panchina Leao (reduce pure da alcune dichiarazioni controverse in nazionale, "qui sento il sostegno di tutti") e c’è rimasto per 90 minuti - la prima gara completamente vissuta senza entrare in campo dal primo dicembre 2021, Genoa-Milan 0-3 -; mentre Theo Hernandez era in tribuna perché squalificato.

Milan: bene anche senza la Theao

Se fosse stato a disposizione, però, probabilmente avrebbe fatto la fine del portoghese e degli altri due elementi puniti per gli episodi del Franchi, ovvero Tomori e Abraham. Il Milan però ha saputo vincere senza la “Theao”, ma soprattutto ha colpito come i rossoneri abbiano avuto la meglio sull’Udinese, stringendosi tutti assieme nonostante l’inferiorità numerica per proteggere il risultato. Un segnale forte erano state le parole di Fonseca alla viglia e le sue scelte di formazione, un segnale forte lo hanno mandato i giocatori scesi in campo. E il tecnico nel post partita è stato chiaro: "Magari è strano per voi non vedere Rafa, ma questo deve essere la normalità: non vedere Leao in panchina, ma è normalità per me quando dico che il Milan è più importante di qualche giocatore. Non creiamo un caso, perché non c’è: ora preparo la prossima partita e magari Leao tornerà a giocare". La prossima gara sarà domani sera a San Siro contro il Club Brugge (arbitro il tedesco Zwayer, alla prima con entrambe le squadre).

Champions: ora tocca alla Theao

Una partita non qualunque. Se Milan-Udinese era importante per capire se la squadra fosse in sintonia con Fonseca, più che per la classifica comunque da raddrizzare; la sfida in Champions è già una sorta di dentro-fuori per il percorso in Europa. Le due sconfitte contro Liverpool e Bayer Leverkusen hanno messo la strada in salita e il Milan se vorrà ambire almeno agli spareggi (dunque un posto fra il 9° e il 24°) dovrà conquistare quattro-cinque vittorie nelle sei partite rimanenti. Contro il Club Brugge - out Abraham e Calabria, in dubbio Gabbia - Fonseca, se non ci saranno sorprese, rilancerà Theo Hernandez e Leao, però è evidente che la prestazione dei due, tecnica, ma anche negli atteggiamenti, sarà scandagliata ai raggi X dall’allenatore. Perché se è vero che Theo Hernandez e Leao rimangono due degli assi della squadra, è pure evidente come Fonseca abbia inviato a entrambi un messaggio chiaro: posso fare a meno di voi. Ora tocca a loro, quali risposte e reazioni arriveranno?

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