Milan, a Pulisic servono alleati in attacco: segna quasi solo lui

L’anno scorso in quattro finirono in doppia cifra: finora dietro a “Capitan America” tutti stentano
Milan, a Pulisic servono alleati in attacco: segna quasi solo lui© Marco Canoniero

Captain America” cerca i suoi “Avengers”. Paulo Fonseca col rientro di tutti i nazionali ha cominciato a mettere nel mirino l’anticipo di domani alle 18 a San Siro contro l’Udinese. Una partita che il Milan, in virtù della sconfitta di Firenze prima della sosta, non potrà sbagliare. Così come i rossoneri, a 0 punti in classifica dopo due giornate, non potranno fallire la terza partita di Champions, martedì in casa contro il Club Bruges. Il tecnico portoghese è ormai abituato in questo suo avvio di avventura in rossonero a vivere spalle al muro. Il derby era un bivio decisivo e lo ha superato con la mossa del 4-2-4, sistema che ha dato risultati anche contro il Lecce, meno contro Bayer Leverkusen e Fiorentina. Un modulo, quello con quattro attaccanti, che per forza di cose continua a esporre il Milan agli attacchi avversari, ma che - sulla carta - dovrebbe permettere ai rossoneri di essere maggiormente incisivi sottoporta.

I numeri di Pulisic

In questo senso non sta facendo mancare il suo apporto Christian Pulisic, arrivato a 6 reti stagionali, 5 in campionato e 1 in Champions, sempre in gol in cinque delle ultime sei partite del Diavolo. Il problema è che nessun altro compagno di reparto sta avendo un rendimento realizzativo all’altezza. Certo, non ci si può aspettare che tutti gli attaccanti del Milan chiudano l’annata in doppia cifra - anche se nella passata stagione ci riuscirono in quattro (Giroud, Leao, Pulisic e Loftus-Cheek), con Jovic fermatosi a 9 -, però è lecito attendersi che i giocatori di Fonseca segnino di più, soprattutto pensando allo schieramento offensivo schierato dal portoghese e le occasioni create nelle prime nove partite giocate. Il Milan fra Serie A e Champions ha calciato 121 volte, ma ha trovato la porta solo in 51 occasioni, segnando in tutto 16 gol, a fronte di 13 subiti. Nelle ultime due partite, quelle perse con Bayer Leverkusen per 1-0 e Fiorentina per 2-1, il Milan ha avuto due Expected goals superiori alle reti effettivamente realizzate: 1.17 contro i tedeschi e 2.34 contro i viola. Serve quindi un Milan più concreto e cinico davanti alla porta, servono i gol degli altri attaccanti oltre a Pulisic.

Milan, segna solo Pulisic

Fonseca deve quindi sperare che l’americano non rimanga l’unico Avengers arruolato. Morata ha fin qui segnato 2 gol, uno alla prima giornata contro il Torino, l’altro nel 3-0 al Lecce. Leao - che potrebbe essere capitano con l'Udinese - è fermo a un gol, a Roma contro la Lazio da subentrante; stesso destino di Okafor, a segno nel recupero contro il Torino per la rete del definitivo 2-2. Un solo centro anche per Abraham, dal dischetto contro il Venezia; mentre sono fermi a zero Chukwueze e Jovic, fin qui però poco utilizzati da Fonseca (194 minuti per il nigeriano, 78 per il serbo). E sono fermi al palo anche Reijnders e Loftus-Cheek, i due centrocampisti più offensivi, a volte utilizzati sulla trequarti. Da tutti Fonseca si attende uno scatto in avanti. A proposito di Chukwueze e Loftus-Cheek, entrambi hanno superato i problemi fisici che li avevano rallentati e saranno a disposizione per l'Udinese, partita che invece salterà Calabria, alle prese con una lesione di basso grado al soleo del polpaccio sinistro. Non ci sarà neanche Theo Hernandez (ieri febbricitante), squalificato: al suo posto, a meno di sorprese, ci sarà Terracciano.

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