Milan, coperta corta: serve il vice Fofana. Cardoso dal Betis?

Con Bennacer ai box il francese è l’unico in quel ruolo, ma per arrivare allo statunitense bisognerebbe cedere un extracomunitario. Nel frattempo Musah e Zeroli studiano da mediani

La crescita di Youssouf Fofana come mediano davanti alla difesa è costante ed evidente. L’ex Monaco, individuato fin dai primi giorni di mercato come l’obiettivo primario per quella zona di campo, ha iniziato a carburare e anche martedì sera contro il Bayer Leverkusen è stato uno dei più positivi, specie nel primo tempo quando ha chiuso tante linee di passaggio che i tedeschi cercavano nel cono centrale. Anche domenica sera, contro la Fiorentina, Fofana sarà nel cuore del centrocampo e a protezione della difesa, poi andrà in nazionale e poi tornerà a disposizione di Fonseca. Ma non le potrà giocare tutte. Ed è qui che viene fuori la coperta corta, in casa Milan, per quel che riguarda il centrocampo.

Bennacer out, Musah e Zeroli nuovi mediani?

L’infortunio di Ismael Bennacer ha privato l’allenatore portoghese di un elemento importante per lo sviluppo del suo Milan, perché l’algerino ha doti sia d’impostazione, ma anche di recuperare palloni. Con il suo stop (lo si rivedrà a gennaio, se tutto procederà per il meglio nella fase di riabilitazione), Fofana è rimasto un unicum e sarà chiamato agli straordinari. Anche perché il processo evolutivo di Yunus Musah da mezzala a mediano è ancora in corso e non è dato sapere se ci sarà o meno una trasformazione effettiva del centrocampista americano. Il laboratorio di Milanello è aperto, ma per vedere i risultati servirà tempo, ammesso e non concesso che tale cambiamento possa effettivamente avvenire. Kevin Zeroli, che fa la spola tra prima squadra e Milan Futuro, è cresciuto come mezzala nel settore giovanile milanista ma fin dall’estate, sia Fonseca sia Daniele Bonera, lo hanno fatto lavorare nei due di centrocampo con l’intento di modificarne l’impostazione. Ma anche lui, al momento, ha bisogno di tempo per poter imparare, sostanzialmente da zero, un nuovo ruolo.

Reijnders e Loftus-Cheek non bastano

Gli altri elementi nella rosa della prima squadra come Tijjani Reijnders e Ruben Loftus-Cheek sono giocatori diversi, che prediligono la fase di corsa palla al piede e porzioni di campo più avanzate. L’inglese avrebbe le doti fisiche e tecniche per poter fare il mediano puro, ma in questi primi mesi di stagione ha dimostrato di fare un po’ troppa fatica a correre all’indietro senza palla. Anche lui dovrà applicarsi per dare una mano in quella posizione, nell’attesa che arrivi il mercato di gennaio, laddove il Milan sarà chiamato a intervenire per sistemare il proprio centrocampo, sia a livello numerico sia per quanto concerne le caratteristiche fisiche e tecniche che mancano.

Milan, altro statunitense in arrivo?

Come spesso accade, la dirigenza milanista si troverà davanti a una scelta: prendere un profilo straniero per il quale sarà necessario fare spazio con una cessione o andare su un profilo di formazione italiana? La tendenza esterofila del Milan potrebbe portare alla riapertura del dossier legato a Johnny Cardoso del Betis Siviglia. Americano, ma di passaporto italiano, il 23enne era già stato seguito in estate e difficilmente il Milan perde di vista chi ha già osservato a lungo nei mesi antecedenti. Per prenderlo, come detto, servirebbe l’uscita di un giocatore straniero (in lizza c’era Bennacer in Arabia a fine mercato, ma bisognerà vedere a gennaio) oltre al fatto che il Betis, di sicuro, non farà prezzi di favore. Oppure la pista italiana o di formazione italiana e qui bisognerà vedere se ci saranno delle occasioni che il Milan riterrà opportuno cogliere, sempre rimanendo fedeli all’idea che gli italiani, il club, se li vuole costruire in casa.

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