Milan, il 4-2-fantasia di Fonseca all'esame di tedesco di Xabi Alonso

La mossa che ha sbancato il derby e sbloccato i rossoneri ora deve reggere all'impatto Champions. Intanto i conti sorridono grazie alla cessione di Tonali

Una scelta coraggiosa per vincere una partita decisiva. Paulo Fonseca come il brasiliano Leonardo. In comune, fra i due, la lingua e l’attitudine per un calcio offensivo. Il 21 ottobre 2009, dopo risultati alterni col 4-3-1-2, Leonardo, allora allenatore del Milan, vinse 3-2 al Bernabeu contro il Real Madrid - primo successo di sempre dei rossoneri in casa delle Merengues - stravolgendo tatticamente la squadra: «Il merito del successo sul Real è di Leonardo che ha mascherato il Milan come il Brasile di Tele Santana», disse Adriano Galliani. Leo passò dal rombo al 4-2-1-3, però ben presto quel sistema fu ribattezzato proprio dallo storico ad rossonero con il “4-2-fantasia”, Seedorf trequartista e il tridente formato da Pato, Inzaghi (poi toccò spesso a Borriello in quell’annata) e Ronaldinho. Leonardo, come ha più volte raccontato lui stesso, azzardò, ne parlo proprio con Galliani sull’aereo che portava a Madrid e sorprese il Real. Così come Fonseca sette giorni fa ha sorpreso l’Inter con il 4-2-4, schierando non solo Pulisic e Leao sulle fasce, ma aggiungendo lo scalpitante Abraham al fianco di Morata. La saggezza tattica dello spagnolo, il sacrificio di Pulisic e le rincorse degli altri giocatori, hanno fatto il resto. Un copione che Fonseca ha ripetuto pure contro il Lecce, volendo sviluppando ancora di più il concetto del 4-2-4 con il primo pressing portato da una linea offensiva a quattro. Chiaramente i due Milan non sono paragonabili, quello di Leonardo schierava un vero trequartista come Seedorf, mentre Fonseca sta puntando su Morata come uomo di raccordo centrale; così come Ronaldinho e Pato hanno caratteristiche diverse da Leao e Pulisic. Il comun denominatore è però il coraggio di cambiare atteggiamento tattico al cospetto di un esame decisivo. Leonardo non era partito bene e se avesse perso a Madrid forse Silvio Berlusconi - col quale non correva buon sangue - avrebbe anche potuto valutare delle scelte diverse; inutile ripetere cosa sarebbe accaduto a Fonseca se avesse perso il derby.

Poker confermato col Bayer?

Adesso però la domanda è un’altra: il tecnico portoghese riproporrà questo poker offensivo anche a Leverkusen martedì? Il Bayer campione di Germania sta bene, ieri ha pareggiato in casa del Bayern (ora è terzo a meno 3 dai bavaresi) e alla prima in Champions ha disintegrato il Feyenoord per 4-0. Il Milan ha invece perso contro il Liverpool e sbagliare anche la seconda gara potrebbe complicare terribilmente il cammino in Europa, anche se le prossime sei partite, esclusa la trasferta al Bernabeu del 5 novembre, avranno un coefficiente di difficoltà inferiore. La sensazione è che Fonseca in Germania possa inserire nel quartetto offensivo Loftus-Cheek, sacrificando uno fra Abraham e Morata - che si è rasato a zero i capelli per inviare idealmente un messaggio ai bambini oncologici negli ospedali in cui va spesso a fare visita -, però non è neanche da escludere che l'allenatore, galvanizzato da quanto accaduto finora, cavalchi l'onda e spinga i giocatori a credere in un'altra impresa scommettendo ancora sul 4-2-fantasia. Fra stamani e domattina i due allenamenti veri di avvicinamento alla sfida di Champions nei quali Fonseca sceglierà la formula con cui presentarsi all'esame di tedesco e sfidare Xabi Alonso.

Via Tonali e il bilancio sorride

La cessione di un idolo della tifoseria come Sandro Tonali per chiudere il secondo esercizio economico consecutivo con il segno più. Il Milan nel Consiglio di Amministrazione che si è svolto giovedì ha chiuso il bilancio per la stagione ’23-24 con un utile di 4.1 milioni, confermando così il trend positivo già raggiunto nel ’22-23, quando chiuse a più 6.1 milioni. Il bilancio sarà approvato come sempre dall’Assemblea degli Azionisti in programma nella seconda metà di ottobre e registrerà anche uno dei ricavi più alti della storia del club, 457 milioni di euro, in aumento del 13% rispetto alla passata stagione. Questo miglioramento è dovuto al secondo posto in campionato (contro il quarto del ’22-23), dalla crescita dei ricavi commerciali e soprattutto dalla super plusvalenza ottenuta dalla cessione di Tonali al Newcastle, almeno 60 milioni (bisognerà attendere la pubblicazione del bilancio per avere la cifra definitiva sborsata dagli inglesi, 70 o più milioni; il centrocampista al 30 giugno del 2023 era a bilancio per 9.6 milioni circa). La cessione di Tonali ha pure permesso al club di investire oltre 100 milioni, al netto di quanto incassato, nelle due finestre di mercato.

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