Fonseca: “C’è frustrazione. Se sento quello che dite voi, non lavoro più”

Il tecnico rossonero è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto sul derby di Milano in programma domenica alle ore 20.45
Fonseca: “C’è frustrazione. Se sento quello che dite voi, non lavoro più”© AC Milan via Getty Images

"C'è grande frustrazione da parte di tutti, ma siamo consapevoli di dovere uscire da questa situazione. La squadra capisce il momento. Lavoriamo insieme per cercare di fare meglio e trovare una soluzione". Così Paulo Fonseca prepara il derby della Madoninna. Domenica 22 settembre, Inter e Milan si affronteranno a San Siro per il primo derby stagionale. Un appuntamento che mette in palio poste ben diverse, per aspettative e trascorsi. I rossoneri sono reduci da un avvio turbolento, con alle spalle una serie di risultati insufficienti viziati da un approccio sul campo che ha indispettito non poco i tifosi. Difficile preventivare una scossa che parta dagli spogliatoi, visto l'episodio del cooling break con Leo e Theo Hernandez che hanno dato tanto su cui speculare in merito all'unità del gruppo e al feeling con l'allenatore. Il tecnico portoghese è chiamato ad annunciare un cambiamento radicale, e l'unico modo per farlo è dimostrarlo sul campo. La sconfitta con il Liverpool ha messo tutto e tutti in discussione: tecnico in primis ma anche il ruolo e le capacità dirigenziali di Ibra. Insomma, il prossimo derby di Milano porta un carico di aspettative che pende decisamente più sulla sponda rossonera, dove è ancora vivido il ricordo della seconda stella conquistata dai rivali di sempre proprio nell'ultima stracittadina di campionato.

Fonseca su Ibrahimovic

"Derby? Partiamo per giocare contro una squadra forte, ma può essere una partita importante per noi. Mi piace vedere le cose positivamente - ha dichiarato in conferenza stampa - .  Dobbiamo pensare di potere vincere se facciamo una buona partita. Il mio futuro? Non ci penso. Penso piuttosto che la cosa piu importante sia la squadra e il derby. Mi concentro sul lavoro e su come insegnare alla squadra come farci trovare pronti per la partita di domani. Ibrahimovic? Ho sempre sentito fiducia sul mio lavoro. Capisco la curiosità quando Zlatan viene qui a Milanello, ma è la normalità che lui venga a trovarci".

"Posso avere tanti motivi per spiegare le difficoltà del momento ma non voglio trovare scuse. Voglio pensare a parlare con i giocatori per capire come trovare continuità. La squadra cresce tutti i giorni, ma la continuità è fondamentale per arrivare dove vogliamo arrivare. Abbiamo bisogno di tempo. Abraham è arrivato adesso e non tutti hanno avuto il tempo di lavorare con il resto della squadra, ma non dobbiamo cercare scuse. Cosa non rifarei? Nulla. Faccio tutto ciò in cui credo".

Fonseca: "Ecco come battere l'Inter"

"Ho una idea di squadra e continuerò a lavorarci. Io non dico bugie, sono qui con un derby da affrontare e ho fiducia. Se i giocatori sono tristi e inconsolabili non si crea l'atmosfera giusta. Questi tre giorni di lavoro sono stati fantastici, non posso negarlo. Non posso non avere fiducia sia per la partita con l'Inter che guardando al futuro. In ogni partita abbiamo una strategia diversa. Abbiamo preparato la prossima in funzione dell'Inter. Vogliamo avere l'iniziativa e dominare quando possiamo farlo. Abbiamo fatto progressi collettivamente".

"Abbiamo i giocatori per formare una squadra fortissima, cosa che però non siamo ancora diventati. Contro la Lazio non abbiamo concesso perché abbiamo avuto la palla. Ma quando abbiamo la palla non difendiamo. Come battere l'Inter? Facendo più gol di loro. In Italia non si valorizza tanto il gioco ma il risultato. Ed è per questo che mi hanno chiamato qui. Io credo che più una squadra faccia possesso palla più possibilità ha di vincere. Contro il Liverpool non è facile per nessuno. Il problema è stato fare le scelte sbagliate quando potevamo invece renderci pericolosi".

Fonseca sul proprio futuro

"Salah è stato quello che ha toccato meno volte la palla, ma quando lo ha fatto è stato decisivo colpendo due traverse. Le voci sul mio futuro non mi sono arrivate. Se dovessi dare retta a quello che si dice su di me non potrei lavorare bene. Hanno criticato anche i capelli di mia moglie, le ho detto allora di non pubblicare le foto sui social. La gara dell'Inter contro il City? Non mi interessa parlare bene di loro. I miei giocatori devono avere fiducia in loro stessi. Il Liverpool non si è scomposto nonostante abbia preso gol dopo tre minuti. Loro hanno alle spalle un processo iniziato con Klopp, ma quello che vorrei che i miei giocatori imparassero da loro è l'atteggiamento".

"Il non abbattersi anche se prendiamo gol. Chi sono i leader del Milan? Non voglio individualizzare. Quando non si vince è più facile trovare scuse di questo tipo. Anche il Milan ha i suoi leader. Contro l'Inter dovremo avere il possesso e quando lo perderemo dovremo riprenderci la palla. In difesa abbiamo avuto dei momenti in cui abbiamo fatto bene, incluso lo stesso Leao. Se mi sento più un leone o un gattino? Sempre un leone. Ho fiducia in tutti i miei difensori centrali, posso scegliere gli uomini adatti a seconda dell'avversario. Pulisic? Sapevo che era determinante. Può giocare in più posizioni, è intelligente e non mi ha sorpreso. Dobbiamo essere sempre noi stessi e avere fiducia. Abbiamo iniziato un nuovo processo, ci vuole tempo".

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