Morata spauracchio Inter: dopo la Juve "Voglio fare gol al derby e vincerlo"

L'attaccante segna la gara contro i nerazzurri sul calendario e racconta un aneddoto particolare di San Siro: "Posso dirlo per la prima volta..."

"Non vedo l'ora di giocare il derby". Morata è alle prese con il recupero dal suo infortunio e ha messo nel mirino una gara speciale. Non ha potuto rispondere alla chiamata della Spagna, ma è rimasto a Milanello per lavorare, anche sotto la pioggia, per farsi trovare pronto al rientro dalla sosta. L'attaccante ha parlato a Sky Sport e non ha nascosto la sua voglia di esserci nella gara più importante per i tifosi e la società. Un derby, quello tra Milan e Inter, che lui ha già vissuto da 'tifoso' e l'ha raccontato con un aneddoto particolare. 

Morata e il derby Milan-Inter

Domenica 22 settembre è la data che tutti hanno segnato sul calendario dalle parti di Milan e Inter per seguire e giocare il derby milanese. Proprio Morata ha raccontato di una partita vista a San Siro in 'incognito': "Per la prima volta posso dirlo: sono venuto a vedere un derby da tifoso con il mio cappellino e gli occhiali neri. Nessuno si è reso conto di me. Volevo respirare l'atmosfera perché, anche da fuori, ti rendi conto di quanto possa valere questa gara". Una partita speciale per Alvaro che, ai tempi della Juve ha già segnato ai nerazzurri. Una delle sue vittime preferite con quattro centri: due in Serie A con l'esultanza iconica con gli occhiali da sole lanciati in campo dagli spalti, poi due in Coppa Italia. Ma"non vedo l'ora di giocarlo, provare l'esperienza di segnare e vincerlo per far sentire i milanisti orgogliosi" ha detto l'attaccante per sottolineare ancora una volta la particolarità della gara.

Sull'Inter: "È molto competitiva, ha una grande squadra, bisogna giocare con il cuore. Puoi anche sbagliare un passaggio o un'occasione, ma devi dare tutto in campo. Dobbiamo avere fame, questo non possiamo sbagliarlo". Sull'esperienza e la voglia di dare il suo contributo al Milan: "I capelli bianchi dimostrano quando un giocatore ha un po' di esperienza. Ho imparato da tanti allenatori e da moltissimi compagni di squadra. Penso di avere ancora i 4-5 anni più importanti della mia carriera. Mi sento pronto per dare tutto con un grado di esperienza molto alto, questo è un bene per me".

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