Fonseca, da lunedì al lavoro: i problemi da risolvere per il nuovo tecnico Milan

Con Pioli presi troppi gol. Tomori, Thiaw e Kalulu sono da rilanciare, Gabbia dovrà crescere ancora

MILANO - Paulo Fonseca fra qualche giorno sarà a Milano. Il tecnico portoghese è atteso - a meno di un arrivo in anticipo - fra venerdì e sabato; mentre lunedì verrà presentato a Milanello in occasione del raduno della prima squadra (ci sarà anche Milan Futuro, ovvero l'Under23 di Daniele Bonera che invece incontrerà la stampa domani). L’ex allenatore di Roma, Shakthar e Lille potrà contare su un discreto numero di giocatori, anche se non avrà ovviamente i nazionali impegnati o reduci da Europei e Copa America. E, se non ci saranno accelerazioni in questa settimana, non avrà neanche nuovi acquisti. Ma c’è tempo, luglio è appena cominciato e Fonseca potrà comunque lavorare su diversi aspetti. Su uno, però, potrà concentrarsi, ovvero sulla fase difensiva e sui movimenti del reparto arretrato, in particolare dei centrali. Lunedì, infatti, saranno presenti a Milanello i quattro difensori che, al momento, si giocheranno i due posti da titolare al netto di eventuali cessioni e arrivi futuri (si ragiona e su un centrale mancino). Dunque risponderanno presente a Fonseca i vari Tomori, Thiaw, Gabbia e Kalulu. E a loro, se non verrà dispensato per ragioni di mercato, dovrebbe unirsi anche l’argentino Pellegrino, reduce dal prestito in chiaro-scuro alla Salernitana.

Obiettivo

L’obiettivo di Fonseca, neanche troppo celato, sarà riportare a un rendimento elevato tre dei sopracitati giocatori, ovvero Tomori, Thiaw e Kalulu. I primi due, nel mirino del Newcastle (oggi soprattutto il tedesco, valutato dal Milan non meno di 30-35 milioni), sono i titolari sulla carta, ma sono reduci da un ’23-24 deludente: Tomori è stato discontinuo, Thiaw è incorso in tanti errori, soprattutto in marcatura. Kalulu, complice anche un'annata condizionata da diversi problemi fisici, non è più tornato ai livelli della seconda metà dell’annata ’21-22, quando divenne titolare e protagonista nella cavalcata scudetto. L’unico a salvarsi è stato Gabbia, rientrato a gennaio dopo sei mesi in prestito al Villarreal, un’esperienza che lo ha fatto maturare, come riconosciuto anche da Ibrahimovic durante la conferenza del 13 giugno scorso: «Secondo me Gabbia doveva essere convocato nella Nazionale italiana perché è cresciuto tanto, soprattutto da quando è tornato è un giocatore totalmente diverso».  
L’ultimo Milan di Stefano Pioli è stato deficitario nella sua fase di non possesso. I rossoneri hanno subito infatti la bellezza di 69 gol in 52 partite. Un numero altissimo, da diminuire se il Milan vorrà tornare a lottare concretamente per lo scudetto e per fare strada in Europa. Fonseca aveva avuto problemi simili alla Roma, ma nell’ultima stagione al Lille ha lavorato molto sulla sua fase difensiva, ottenendo ottimi risultati. La speranza è che riesca a ripetersi, ma soprattutto rigeneri giocatori che negli anni passati avevano saputo avere un rendimento ben diverso. Per altro Fonseca, in attesa di Theo Hernandez, avrà a disposizione anche Calabria, Florenzi (con cui dovrà chiarirsi dopo i dissapori romani) e Terracciano: quest'ultimo andrà valutato per capire se potrà rimanere come vice Theo Hernandez o se verrà prestato (o ceduto?).

Abbonamenti, trend ok

Lo scetticismo che ha accompagnato la scelta del Milan su Fonseca e un mercato in entrata che a giugno non ha fatto segnare nessun ingresso non sono andati di pari passo con la campagna abbonamenti. Evidentemente i tifosi da stadio si muovono su binari diversi rispetto a quelli social e così in venti giorni (l’apertura è stata il 12 giugno) sono stati riconfermate oltre 35 mila tessere, con un incremento del 5% rispetto alla scorsa stagione. Il sold-out è dunque vicino (41.500 la quota riservata dalla società agli abbonamenti). 

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