Milan, con Camarda fai come il Barça con Yamal

Gli ultimi sono stati giorni senza fiato per l'attaccante classe 2008, neocampione d'Europa Under 17 e neofirmatario del contratto triennale che lo lega al club rossonero sino al 30 giugno 2027

Questi sono giorni senza fiato per Francesco Camarda, attaccante, nato a Milano il 16 marzo 2008, a 15 anni 8 mesi e 15 giorni il più giovane esordiente in Serie A, neocampione d'Europa Under 17 con l'Italia del bravissimo ct Massimiliano Favo, miglior giocatore della fase finale del torneo continentale, neofirmatario del contratto triennale che lo lega al Milan sino al 30 giugno 2027. E, a coronamento di tutto, l'incontro con Marco Van Basten durante la presentazione del libro "C'è solo un presidente", dedicato a Silvio Berlusconi da Peppe Di Stefano e Carlo Pellegatti. "Van Basten è un dio del calcio, in questo momento vorrei solo la sua benedizione", ha mormorato Francesco davanti alla leggenda del Milan e del calcio mondiale, con Galliani che lo invitava scherzosamente a sfiorare il Tulipano d'Oro ("Toccalo, che magari diventi Van Basten").

Una carriera da predestinato

Il viatico di Marco non poteva essere più beneaugurante: "Camarda è pieno di talento, ha un grande futuro davanti a sé". Il tempo dirà che cosa sarà riuscito a fare da grande Francesco il Predestinato, altrimenti non si potrebbe dire di un ragazzo che, prima del salto nella Primavera di Ignazio Abate, aveva segnato 500 gol nelle squadre del vivaio e con l'Italia Under 17, per la prima volta nella storia Campione d'Europa, ha firmato 11 reti in 17 partite (le ultime due nella finale con il Portogallo), dopo averne realizzate 13 durante la stagione che ha visto l'Under 19 rossonera arrivare sino alle finali di Youth League, la Champions League giovanile. Borussia Dortmund, Liverpool, Psg volevano Camarda il quale, invece, ha scelto di rimanere nella squadra del cuore e già questo la dice lunga sulle idee di un ragazzo descritto come molto maturo nonostante la verde età, legatissimo al Milan e smanioso di continuare a crescere. Perché se lo merita, perché nessuno gli ha regalato nulla, perché, vivaddio, se uno ha i numeri per sfondare, sarebbe un delitto frenarne l'ascesa con la scusa che "c'è il rischio di bruciarlo", frase stantia come il luogo comune che l'accompagna.

Camarda come Yamal

Qui sta il punto. Dice bene Van Basten: "Al Milan servono almeno tre colpi per fare la differenza, Zirkzee non basta". E perché non pensare che il Milan con Francesco possa fare il colpo che il Barcellona ha centrato con Lamine Yamal? Il gioiello del Barcellona è nato a Esplugues de Llobregat il 13 luglio 2007; è stato il più giovane esordiente di sempre nella Liga spagnola, il capocannoniere dell'Europeo Under 17 nel 2023 (quando si dice il passaggio di testimone a Camarda), conta già 6 presenze e 2 gol nella Nazionale spagnola che l'ha convocato per l'Europeo e sarà la seconda avversaria dell'Italia nel girone (Gelsenkirchen, 20 giugno). Non casualmente, Yamal è il primo nella lista dei 100 candidati al Golden Boy 2024 di Tuttosport, secondo l'indice di rendimento di Football Benchmark. Ha spiegato Bojan Krkic, uno dei responsabili della Masia, l'eldorado blaugrana: "Il Barça non ha paura di lanciare i talenti del suo vivaio, non importa se ancora giovanissimi come Yamal e molti altri cresciuti nel nostro settore giovanile: se sanno giocare a calcio, possono farlo subito anche in prima squadra". Vai, Camarda, simbolo della rifioritura del vivaio rossonero, al pari di Liberali, Longoni e Sala, gli altri tre neocampioni d'Europa con il Diavolo in corpo. Ha detto una volta Ruud Gullit, un altro dei Tulipani d'Oro: "“Per affermarsi nel calcio, il carattere e il talento contano entrambi allo stesso modo. Devono compensarsi a vicenda. Senza il carattere uno non crea il proprio talento e il talento deve sempre avere come supporto il carattere". Francesco ha talento e carattere. È messo bene.

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