Milan da Champions? Maignan è sacrificabile

Dalle cessioni di De Ketelaere, Saelemaekers e Krunic, il club rossonero può trovare le risorse per acquistare il centravanti. Ma serviranno altri investimenti per affrontare la nuova versione della Coppa

Il Milan nell’estate 2023 aveva un budget di mercato di circa 30-35 milioni, salito intorno ai 100 grazie alla cessione di Tonali al Newcastle. Le basi per il mercato 2024 non saranno differenti. Furlani, Moncada, D’Ottavio e - va aggiunto per forza di cose - Ibrahimovic avranno una base di partenza da investire simile a quella di dodici mesi fa, anche se la cifra potrebbe raddoppiare se andranno in porto i riscatti dei prestiti di De Ketelaere all’Atalanta (23 milioni) e Saelemaekers al Bologna (12), oltre a quello di Krunic al Fenerbahce (4) se il club turco non si ritirerà dal campionato dopo il caos del weekend scorso. Con 70 milioni circa, il Milan potrà andare all’assalto del centravanti, tenendo presente che per prenderne uno che faccia davvero la differenza - i candidati sono i soliti, ovvero Zirkzee, Sesko, Gimenez e Gyokores su tutti - servirà un investimento intorno ai 50-60 milioni.

Mercato Milan: ecco i sacrificabili

Per rinforzare ulteriormente una rosa che dovrà competere, se non ci saranno sorprese, oltre che in campionato, pure nella nuova super Champions, serviranno però altri milioni. Ecco quindi che servirà fare cassa con un altro “Tonali”. Al momento la proprietà, al netto di offerte indecenti superiori ai 100 milioni, non intende toccare Theo Hernandez e Rafa Leao. Il terzo big della rosa rossonera, però, non sembra godere della stessa immunità. Parliamo di Mike Maignan, in cima alla lista dei possibili sacrificabili davanti a Bennacer (che ha una clausola di 50 milioni) e Tomori (valutato intorno ai 40 milioni e con molte richieste da Premier e Bundesliga). Sia chiaro: il Milan pensa di avere uno dei cinque portieri più forti del mondo e da questa idea non si muove. Al tempo stesso però, al di là del rendimento in calo di questa stagione, il club ritiene che - a fronte di una proposta da 70-80 milioni - sarà difficile non sedersi al tavolo per considerarla. Anche perché da diversi mesi la dirigenza rossonera sta trattando con l’agente di Maignan un complicato rinnovo: il francese ha un contratto fino al 2026 e attualmente guadagna 2.8 milioni più bonus; il suo entourage, forte di interessi da top club stranieri (su tutti il Bayern), vorrebbe salire a quota 8, o per lo meno raggiungere il target di Leao, ovvero 7. Il Milan aveva e ha pensato a un rinnovo sui 5 milioni più bonus e quindi si evince come la distanza sia ampia. Al tempo stesso a Casa Milan si interrogano se un investimento del genere su un portiere, seppur fenomenale, valga il sacrificio.

La situazione di Maignan

Dunque, se ci saranno le condizioni e si troverà un'intesa, il Milan prolungherà l’accordo con Maignan, felice di tenerlo, ma se dovesse arrivare la famosa proposta alla “Tonali”, non bisogna escludere che la società la prenda in considerazione. In fondo quanto accaduto un'estate fa in casa Inter insegna: Onana è stato ceduto per più di 50 milioni e Sommer, il cui rendimento non si può certo definire inferiore a quello del camerunese (anzi...) è stato ingaggiato per poco più di 6. Insomma, trovare un portiere che possa sostituire in maniera più che discreta Maignan, senza svenarsi, potrebbe non essere una missione impossibile: in fondo lo stesso francese arrivò per 16 milioni (bonus compresi) per sostituire un big come Donnarumma e al Milan non è di certo andata male.

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