Theo Hernandez e la nuova difesa Milan: una certezza in più per Pioli

Il rossonero, come il fratello Lucas, dalla fascia si è spostato al centro: una soluzione per l’emergenza ma il francese si è mosso bene in un ruolo che non è il suo nella serata vincente contro il Frosinone

MILANO - È stato il Dna calcistico della famiglia Hernandez a risolvere il problema principale di Stefano Pioli nella preparazione della partita vinta col Frosinone: individuare un secondo centrale difensivo da schierare a fianco di Tomori, unico abile e arruolabile in un reparto falcidiato dagli infortuni, con incidenza ancora maggiore rispetto agli altri settori della rosa milanista. Come ha raccontato l’allenatore rossonero sabato sera, è stato lo stesso Theo Hernandez a proporsi per giocare al centro traslocando dalla fascia sinistra. Pioli ha accolto il suggerimento del francese affidandosi così a un giocatore collaudato senza rischiare i giovani Davide Bartesaghi e Jan-Carlo Simic. Una mossa opportuna dal punto di vista ambientale perché non era preventivabile, prima del calcio d’inizio, cosa avrebbe potuto riservare la serata in un momento così delicato del Milan, a quattro giorni dalla mazzata contro il Borussia Dortmund in Champions League, accolta dalla delusione dei tifosi a San Siro. Una situazione nella quale è stato prudente non affidarsi a ragazzi nati nel 2005.

Theo Hernandez come il fratello Lucas

È probabile che Theo si sia fatto avanti con un riferimento ben preciso: il fratello maggiore Lucas, di un anno e mezzo più grande. Il 27enne Lucas nella sua carriera ha conosciuto questa evoluzione tattica: da terzino sinistro a centrale difensivo. È stato al Bayern Monaco che questo percorso si è compiuto, dopo il trasferimento dall’Atletico Madrid per ben 80 milioni nel 2019. Ne ha preso atto anche il ct Didier Deschamps che lo ha impiegato talvolta al centro del reparto con la Nazionale francese, soprattutto in corrispondenza del progressivo inserimento di Theo con la maglia dei Bleus. È vero che Lucas, ora al Psg dove è tornato a esere utilizzato più sulla corsia mancina, ha sempre avuto caratteristiche più difensive rispetto a Theo nell’interpretazione del ruolo sulla fascia. Quindi lo spostamento a centrale nel suo caso ha seguito una predisposizione più definita. Ma Theo ha struttura e forza fisica che aiutano a reggere l’urto della marcatura. Infatti, se l’è cavata bene contro il Frosinone, agevolato dalla serata non particolarmente brillante di alcuni degli attaccanti di Di Francesco. Merito anche dell’applicazione del calciatore marsigliese che evidentemente, nel corso degli anni, ha fatto tesoro degli insegnamenti del fratello. Nelle scorse settimane Theo e Lucas si sono affrontati nella doppia sfida di Champions League tra Milan e Psg, entrambi terzini sinistri. Sabato il rossonero ha imitato il trasloco tattico del fratello. Difficile che possa diventare qualcosa di stabile perché Theo possiede una velocità in accelerazione che lo rende un ottimo esterno d’attacco. Ma adesso Pioli sa di avere una soluzione in casi di emergenza. Con una curiosità legata ai terzini francesi che negli ultimi anni denotano una curiosa propensione ad accentrarsi. Dopo Lucas Hernandez, ha compiuto lo stesso tragitto Pavard che ha scelto di lasciare il Bayern proprio per l’Inter per giocare con regolarità da centrale. Per una sera anche Theo si è inserito nel gruppo.

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