Il Milan progetta il futuro: per ricostruire si parte dalle cessioni

Tanti i rossoneri bocciati da Pioli: in attacco via le delusioni Rebic e Origi, sulla fascia partirà uno tra Messias e Saelemaekers

Vendere giocatori che sono ai margini del tuo progetto tecnico non è mai cosa semplice, specie se poi alcuni di questi non hanno saputo dare un contributo – anche secondario – al raggiungimento degli obiettivi stagionali. È una missione importante e difficile quella che attende il pool del mercato milanista, guidato dall’amministratore delegato Giorgio Furlani, che dovrà provare a fare cassa con una serie di calciatori che, per svariate ragioni, non rientrano più nei piani di Stefano Pioli. La lista contiene nomi che rientrano nell’operato del mercato estivo 2022 come quelli di Divock Origi, Yacine Adli (che era stato preso nell’estate del 2021 e poi lasciato in prestito al Bordeaux) e, soprattutto, Charles De Ketelaere. Questi tre elementi sono considerati, da tutti, come degli investimenti sbagliati e il campo è stato spietato sotto questo punto di vista. Adli, per esempio, ha giocato appena 140 minuti in tutta la stagione, segno evidente di come le sue caratteristiche non fossero adatte alle richieste di Pioli. Preso per 7.5 milioni, l’ex Bordeaux è un profilo con il quale il Milan vorrà provare a fare cassa e Moncada, sotto questo aspetto, si sta muovendo sul mercato francese dove Yacine ha ancora degli estimatori. Ma anche in Italia c’è chi lo conosce molto bene ed è Paulo Sousa, che lo lanciò proprio a Bordeaux e potrebbe rivolerlo alle sue dipendenze.

Milan e la necessità di vendere: Origi, De Ketelaere e Rebic

Il Milan, però, ha la necessità di fare cassa e si muove in direzione di una cessione a titolo definitivo o di un prestito con obbligo di riscatto. Anche per quel che concerne Divock Origi, c’è la forte sensazione che in caso di arrivo di una proposta per il cartellino, il Milan la vaglierebbe attentamente e sarà poi il giocatore, che ha interessi dalla Premier League e dalla Turchia, a valutare la sua futura destinazione. Ma il nodo più grande è quello relativo a Charles De Ketelaere. Il trequartista, che sarà impegnato nell’europeo Under 21, è stato il profilo sul quale Maldini e Massara hanno fatto all-in la scorsa estate, ma non c’è stato nessun incastro con le carte che sono uscite sull’ipotetico tavolo verde. Ha vinto il banco e ora il Milan deve correre ai ripari. È ovvio che tutti sperano in una rinascita all’europeo di categoria, ma è altresì vero che se dovesse arrivare una proposta che possa coprire il resto dell’ammortamento a bilancio, il Milan la prenderebbe in seria considerazione. Ma su di lui ci potrà essere più tempo per fare delle valutazioni, mentre su altri elementi della rosa le scelte sembrano essere fatte. Ante Rebic, tagliato dalle scelte di Pioli nelle ultime partite, ha deluso tutti. Era partito bene, per non dire benissimo, presentandosi a Milanello in forma smagliante e aprendo il campionato con una doppietta all’Udinese. Poi un lento decadimento tecnico e nelle gerarchie, con prestazioni sempre poco convincenti fino all’esclusione dalle convocazioni. Il suo stipendio da 3.5 milioni netti, ad oggi, non è più giustificabile ed è per questi motivi che il club ha informato Fali Ramadani, suo agente, di far pervenire delle proposte per il suo assistito e che possano andare bene sia al club sia al giocatore.

Il Milan necessità di un esterno destro

Il fatto che il Milan si stia muovendo, per l’ennesimo anno, su un esterno alto a destra fa capire come né Junior Messias né Alexis Saelemaekers abbiano convinto a pieno. Ma solo uno dei due verrà venduto e l’indiziato principale sembra essere l’ex Crotone. Insomma, c’è molto da fare al quarto piano di Casa Milan, con le cessioni che saranno necessarie per alimentare la capacità d’investimento del club sui profili in entrata che non siano dei parametri zero, mercato sul quale il Milan si sta muovendo.

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