Milan-Leao, sono prove di matrimonio

È la settimana dell’incontro con il procuratore del portoghese: l’offerta di un ingaggio da 7 milioni a stagione può fare centro

MILANO - Dopo aver chiuso la partita per il rinnovo di Ismaël Bennacer (accordo fino al 2027, con ingaggio salito a 4 milioni e clausola rescissoria da 50 milioni valida per l’estero), la settimana - oltre che dal match di Coppa Italia con il Torino - sarà segnata dall’appuntamento in sede con Ted Dimvula, l'avvocato francese che ha in mano la procura per rappresentare Rafa Leao. Alla luce pure della volontà dell’interessato, obiettivo di Paolo Maldini e Frederic Massara è quella di chiudere la pratica: l’ultima offerta portata dal Milan, che farebbe lievitare l’ingaggio del portoghese a 7 milioni, dovrebbe essere quella buona. L’obiettivo del club rossonero è anche quello di non correre il rischio di venir “cannibalizzato” in estate dalle big d’Europa nel caso in cui il contratto di Leao rimanesse pericolosamente in scadenza nel giugno 2024.

Il rinnovo fa bene a entrambi

Nonostante quanto abbia già dimostrato Leao negli ultimi due campionati, è convinzione di tutti a Milanello che il portoghese possa ancora crescere trovando quella continuità di rendimento che ancora gli manca. Un concetto che trova concorde pure l’interessato: al netto del lodo Sporting (e comunque un ingaggio da 7 milioni aiuta a vivere più tranquilli nell’opera di rimborso ai portoghesi), pure Leao è convinto che un altro paio di stagioni a Milano possa farlo diventare un giocatore completo in un club che comunque è ultracompetitivo in Italia ed è destinato a diventarlo sempre di più in Europa: un buon motivo che porta a pensare che Maldini possa compiere la missione di legare a sé il suo fuoriclasse con un rinnovo di contratto.

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