MILANO - Il Milan è stato costruito su due linee: da una parte giovani talenti, dall'altra i big più esperti, che possono prendere per mano i più giovani per costruire una mentalità, e una squadra vincente. Ora la squadra si è ricostuita, ha consolidato la propria posizione ai piani alti, e ora mira a uno scudetto tanto atteso. E a questo punto alla dirigenza toccherà fare il passo successivo, quello di portare la squadra ad essere competitiva in Champions. Per farlo, dal mercato serviranno elementi non giovanissimi alle prime armi, né giovatori veterani con tanti anni di esperienza sulle spalle. Serviranno, piuttosto, giocatori pronti e avvezzi al palcoscenico europeo: non a caso la dirigenza punta elementi che hanno pratica di coppe europee e hanno esperienze nelle proprie nazionali. Ad esempio, Origi, che se anche nelle ultime stagioni ha trovato meno spazio al Liverpool, può comunque vantare un'esperienza non indifferente a livello di trofei, nazionali e internazionali. Altro profilo è quello di Sven Botman che se anche non ha esordito in nazionale, vanta successi ed esperienza europea con il Lille, squadra con cui ha giocato e vinto anche Renato Sanches, individuato come erede di Kessie, che vanta anche un riccihissimo palmares: su di lui ci sono anche Juventus e Roma.