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MILANO - La gara di domani contro il Lille sarà la prima senza Zlatan Ibrahimovic, al secondo stop stagionale dopo la positività al coronavirus di fine settembre e con la contemporanea assenza di Rafael Leao, l’attacco del Milan torna ad essere ridotto all’osso per quel che riguarda le prime punte. E qui si riapre un problema che, in tanti, avevano già evidenziato nel corso dell’ultima finestra di mercato, ovvero l’assenza di un effettivo vice Ibrahimovic di ruolo.
Quali profili?
L’interrogativo è legittimo, perché una punta che andrebbe ad accettare il Milan lo farebbe la consapevolezza di essere un’alternativa a Ibrahimovic, di potergli dare il cambio a gara in corsa o di farlo rifiatare in qualche match. Insomma, serve trovare il giusto equilibrio tra le necessità numeriche e tecniche della squadra e quella che è la visione della società in materia di acquisti. Prendere tanto per prendere non è un motto che trova residenza in quel di Casa Milan, ma qualcosa va fatto. Nei giorni scorsi era tornato ad aleggiare il nome di Mario Mandzukic, svincolato di lusso, ma il suo agente non ha ricevuto nessuna telefonata da parte dei dirigenti milanisti. Altro nome interessante, che potrebbe garantire esperienza ed ancora qualche anno a buon livello, è quello di Olivier Giroud che vuole lasciare il Chelsea e che a gennaio verrà riproposto dai suoi agenti italiani alle società della nostra Serie A. Altri profili che potrebbero interessare sono quelli di Luka Jovic e Mariano Diaz, entrambi accostati al Milan durante le ultime due estati, ma entrambi rimasti al Madrid. Però, i buoni rapporti tra i rossoneri e il Real (che a breve inizieranno a parlare di Brahim Diaz) potrebbero aprire a nuovi scenari di mercato tra le due società.
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