MILANO - Il profilo e la figura di Ralf Rangnick continuano ad essere sempre molto vicine al Milan, tanto è vero che sono emerse voci secondo le quali, tra giovedì e sabato di questa settimana, il manager tedesco dovrebbe volare a Londra per incontrare Gordon Singer per arrivare a quagliare sul suo approdo o meno al Milan. Tali voci, però, non hanno trovato riscontri. Rimane sempre il gioco delle parti, con Rangnick che spinge per arrivare a una quadra per iniziare a programmare il Milan che verrà, ma allo stesso tempo è interesse di tutta l’azienda rossonera di non esautorare ufficialmente Stefano Pioli, che è alle prese con la ripresa degli allenamenti collettivi e che dovrà guidare la squadra fino alla fine della stagione. Siamo davanti a un altro momento di difficile gestione, dove Rangnick (o chi gli sta vicino) spinge per arrivare a un dunque, mentre dall’altra parte si va alla ricerca di discrezionalità, come tra l’altro già accaduto durante la telefonata che c’è stata tra Gazidis e l’agente del manager dopo le tante interviste concesse.
Ma il tempo per poter arrivare a chiudere, più passano i giorni e più corto si fa. Rangnick ha bisogno di poter programmare il mercato e il lavoro in vista della prossima annata, ma con il campionato di mezzo da finire, le cose si fanno più complicate. Quindi se questa settimana non dovesse andare in scena nessun incontro, di persona o telematico, tra le parti, non è da escludere che ve enne possa essere uno in agenda nel giro delle prossime due settimane. Anche perché, poi, ci sarà da agire sulla costruzione del suo staff visto che Rangnick [...]