La Conference League spacca in due il mondo Lazio. Dilemmi emersi nella settimana più importante della stagione, quella che non porta dritti al derby di domenica, ma con uno scomodo passaggio in Olanda. Domani ad Alkmaar Maurizio Sarri si gioca la qualificazione ai quarti di finale, deve riuscire a vincere con due gol di scarto dopo
l'1-2 subito dall'AZ all'Olimpico.
Il dilemma di Sarri
Ma la domanda che rimbalza da giorni nell'ambiente è la seguente: la Lazio sacrificherà davvero gli impegni legati alla Conference per concentrarsi defi nitivamente sull'obiettivo quarto posto in campionato? Di sicuro non ci sarà
una resa preventiva, ricercata in quel possibile turn-over totale che qualcuno ha già pronosticato, ma molte mosse saranno figlie delle valutazioni in ottica derby e dunque una risposta, seppur parziale, sulle priorità di questa Lazio è già riscontrabile. A Bologna, per la prima volta, Sarri ha interrotto quella retorica tipica del doppio impegno, stabilendo chiaramente che «tra le due partite, se devo essere sincero, scelgo il derby di domenica». La spia della benzina, specialmente nel tridente offensivo dai soli 8 gol nelle ultime 10 partite, è accesa ormai da troppe gare. Tra stakanovisti alla Felipe Anderson (domani saranno 87 partite consecutive) o Marusic (il calciatore più utilizzato con 2190') e una rosa che non off re alternative all'altezza di certi palcoscenici. Basti pensare che Sarri ha utilizzato i cinque cambi solo in tre gare del 2023, spesso è arrivato a sfruttarne soltanto un paio. Luca Pellegrini, ad esempio, sbarcato a Roma l'ultimo giorno di gennaio su richiesta dello stesso tecnico, non ha ancora esordito, segno di quanto sia complicato entrare nelle grazie di un allenatore adesso costretto a scegliere tra una competizione e l'altra.
Sarri, conferenza alle 19
Sarri chiarirà le intenzioni oggi in conferenza stampa (ore 19), possibile che ammorbidisca la sua posizione, anche se la versione rivelata nella pancia del Dell’Ara sabato notte rimarrà quella più sincera. Chi resta alla finestra è Claudio Lotito: il presidente laziale si aspetta molto dalla gara di domani, è già rimasto assai deluso dalla prematura eliminazione in Europa League ed è da sempre il più fedele sostenitore di un percorso lungo in Conference. Anche martedì scorso, subito dopo il ko dell’andata, ha raggiunto la squadra negli spogliatoi per manifestare il proprio rammarico con un’esortazione a non arrendersi. Un feeling però, quello tra la Lazio e la Conference League, mai sbocciato e condizionato anche dalle dichiarazioni del ds, Igli Tare, che a novembre, con i biancocelesti ancora in lotta nel girone di Europa League, la definì «la competizione dei perdenti». Inutile stupirsi adesso. Di certo non sono più ammesse brutte figure. Oggi intanto previsti nuovi controlli per Ciro Immobile, tornato a correre ieri a Formello
e che ora spera di ricevere l’ok dai medici per poter essere in panchina domenica nel derby. Il vero - e forse l’unico - obiettivo della settimana laziale.