Raspadori-Chiesa, il retroscena su Motta e l'incontro con Conte: intrigo Juve-Napoli

Il nuovo allenatore bianconero ritiene Giacomo ideale nel suo gioco di raccordo, mentre il tecnico azzurro stravede per gli strappi di Federico: tutti gli aggiornamenti

Gli occhi della Vecchia Signora su Jack Raspadori, che si sta godendo gli ultimi giorni di vacanza in attesa di conoscere il proprio futuro. L’attaccante bolognese, infatti, si aggregherà al Napoli direttamente per la seconda fase del ritiro pre-campionato, che si svolgerà in quel di Castel di Sangro a partire dal 25 luglio. In quei giorni l’ex Sassuolo si confronterà da vicino con il suo nuovo allenatore, Antonio Conte, per capire programmi e progetti del condottiero salentino nei suoi confronti. Raspadori, infatti, dopo un anno vissuto più da tappabuchi che protagonista si aspetta chiarezza. In particolare dal punto di vista tecnico-tattico, visto che nell’ultima stagione con Garcia, Mazzarri e Calzona è stato sballottato in più ruoli senza trovare continuità d’impiego. A volte esterno, in altri casi addirittura trequartista e in poche circostanze nel suo ruolo naturale: quello di attaccante.

Raspadori in cerca di sé stesso

Giacomino, come lo chiamava affettuosamente il suo tutor Alessandro Matri ai tempi del Sassuolo, vorrebbe appunto giocare come punta. Un ruolo che gli spalancò nella gestione targata Roberto Mancini le porte della Nazionale. Quella maglia azzurra che, invece, con Luciano Spalletti commissario tecnico ha indossato poche volte dal primo minuto. Per riconquistarla serve quindi disputare una grande stagione. E qui torna in gioco Antonio Conte, che sta studiando al momento un Napoli da 3-4-3 come modulo di gioco. In questo sistema Jack può fare il vice - seppur con caratteristiche diverse - di quella che sarebbe la prima punta titolare: con tutta probabilità Romelu Lukaku, che però ha caratteristiche tecniche e fisiche molto diverse dal classe 2000. E qui può entrare in gioco la Juve.

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La stima di Giuntoli e Thiago Motta

Dalle parti della Continassa, infatti, ci sono due grandi estimatori di Raspadori, ovvero Cristiano Giuntoli e Thiago Motta. Il dt bianconero fu proprio l’artefice del passaggio di Jack al Napoli, spendendo 25 milioni pur di accaparrarselo dal Sassuolo nell’estate 2022. La stima è rimasta immutata e - qualora Raspadori dovesse finire sul mercato - la Vecchia Signora potrebbe fare un tentativo. Soprattutto se nel frattempo Arek Milik dovesse essersi accasato altrove. Il numero 81 azzurro piace parecchio anche a Motta, che ne apprezza la capacità di saper legare il gioco, dialogando nello stretto con gli esterni così da favorire l’inserimento a rimorchio dei centrocampisti. Movenze che faceva un certo Joshua Zirkzee nel suo Bologna e che nessun attaccante attualmente in forza alla Juventus può svolgere. Tra l’altro nello scorso gennaio - quando Raspadori giocava poco con Mazzarri - lo stesso tecnico italo-brasiliano lo avrebbe voluto sotto le Due Torri per rinforzare la rosa nella corsa alla Champions. Obiettivo poi centrato anche senza di lui (si ragionava su un possibile prestito) e con l’arrivo del giovane Castro, che però non era ancora pronto per essere protagonista.

Jack Raspadori: la carta mancante

Chissà che proprio a Torino i due non possano magari ritrovarsi tra qualche settimana. In fondo in una rosa come quella bianconera impegnata quest’anno su cinque fronti (Serie A, Champions League, Coppa Italia, Supercoppa Italia e Mondiale per Club) può far sempre comodo avere un Jack tra le carte a propria disposizione per sparigliare il rettangolo verde…

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Gli occhi della Vecchia Signora su Jack Raspadori, che si sta godendo gli ultimi giorni di vacanza in attesa di conoscere il proprio futuro. L’attaccante bolognese, infatti, si aggregherà al Napoli direttamente per la seconda fase del ritiro pre-campionato, che si svolgerà in quel di Castel di Sangro a partire dal 25 luglio. In quei giorni l’ex Sassuolo si confronterà da vicino con il suo nuovo allenatore, Antonio Conte, per capire programmi e progetti del condottiero salentino nei suoi confronti. Raspadori, infatti, dopo un anno vissuto più da tappabuchi che protagonista si aspetta chiarezza. In particolare dal punto di vista tecnico-tattico, visto che nell’ultima stagione con Garcia, Mazzarri e Calzona è stato sballottato in più ruoli senza trovare continuità d’impiego. A volte esterno, in altri casi addirittura trequartista e in poche circostanze nel suo ruolo naturale: quello di attaccante.

Raspadori in cerca di sé stesso

Giacomino, come lo chiamava affettuosamente il suo tutor Alessandro Matri ai tempi del Sassuolo, vorrebbe appunto giocare come punta. Un ruolo che gli spalancò nella gestione targata Roberto Mancini le porte della Nazionale. Quella maglia azzurra che, invece, con Luciano Spalletti commissario tecnico ha indossato poche volte dal primo minuto. Per riconquistarla serve quindi disputare una grande stagione. E qui torna in gioco Antonio Conte, che sta studiando al momento un Napoli da 3-4-3 come modulo di gioco. In questo sistema Jack può fare il vice - seppur con caratteristiche diverse - di quella che sarebbe la prima punta titolare: con tutta probabilità Romelu Lukaku, che però ha caratteristiche tecniche e fisiche molto diverse dal classe 2000. E qui può entrare in gioco la Juve.

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